Curzio Maltese: la sinistra fuori dal PD aiuti il M5S a governare

sabato, 6 giugno 2015

La nebulosa della sinistra che sta al di fuori del Partito Democratico non dovrebbe più fare alleanze a livello locale e nazionale con la formazione guidata da Matteo Renzi ma favorire la vittoria del Movimento 5 Stelle, sempre che i grillini abbiano voglia di governare. Curzio Maltese, storica firma de “La Repubblica” ed eurodeputato della Lista Tsipras, in un’intervista al “Fatto Quotidiano” di sabato 6 giugno 2015 chiede un ripensamento della strategia delle forze progressiste principalmente per due motivi. Da una parte l’Italia è un Paese malato di corruzione, come dimostrano le inchieste legate a Expo, Mose o Mafia Capitale. Il sistema della corruzione e del malaffare presunto o già acclarato in queste inchieste giudiziarie è rigorosamente bipartisan, con esponenti di centrodestra e centrosinistra coinvolti. “Eppure il problema del PD, in un anno di scandali, è diventato l’Antimafia. Il problema è stato Rosy Bindi, una delle poche figure politiche mai sfiorata dai sospetti”. La trasversalità della corruzione, rimarca Curzio Maltese, non riguarda solo la corruzione, ma anche le principali politiche adottate dai governi. L’europarlamentare sottolinea come in Europa lui voti regolarmente contro le direttive e i regolamenti approvati dalle forze conservatrici del Ppe, dai socialisti del Pse e dai liberali e centristi dell’Alde.  Una “palude” simboleggiata dall’elogio di Angela Merkel, la leader del conservatorismo europeo, al governo di Matteo Renzi, il segretario del partito progressista più votato d’Europa, trasmesso al TG1 pochi giorni fa. Maltese in Europa vota sempre coi 5 Stelle, e rimarca come tra sinistra radicale e grillini esistano molti punti di contatto su diversi temi: ambiente, reddito di cittadinanza, grandi opere. cultura, e anche immigrazione, nonostante alcune uscite di Grillo. Per l’europarlamentare sinistra e M5S dovrebbero allearsi a livello locale come fatto da Podemos e Psoe, e realizzando quell’intesa non trovata in Liguria. Diverse personalità della sinistra genovese avevano pensato a una coalizione con i 5 Stelle, ma il veto di Grillo a ogni intesa è stato insormontabile. Per Curzio Maltese la sinistra esterna al PD, al momento una nebulosa composta da Sel, Possibile e altre formazioni, dovrebbe impostare una strategia completamente diversa rispetto alla linea di intesa coi democratici seguita finora. ” Negli ultimi anni la sinistra radicale, sopratutto a livello locale,  ha fatto grandi accordi con un PD sempre più moderato. Anche con il PD di Renzi. Con questi accordi la sinistra è riuscita ad avere rappresentanza e poltrone. La maggioranza che il premier ha in Parlamento ce l’ha grazie al 3% di Sel. Il nuovo soggetto politico che nascerà a sinistra del PD dovrebbe ragionare al contrario: puntare a un risultato ampio, come in Liguria e anche oltre, e magari appoggiare i Cinque Stelle per consentire loro di di andare al governo”. Una strategia da impostare per le prossime amministrative del 2016, come quelle di Milano dove Sel governa col PD dal 2011 grazie alla vittoria di Pisapia, e anche in vista delle politiche. Per Maltese la sinistra dovrebbe favorire un ballottaggio diverso rispetto a quello tra centrodestra e renzismo. La sinistra non dovrebbe però chiedere ai M5S “poltrone”, ma solo il rispetto di un programma condiviso. ” Bisogna presentare un programma di governo alternativo credibile, altrimenti la gente si stancherà di votare la semplice protesta. S’è già stancata a queste regionali. I grillini hanno diritto di dimostrare che possono governare. Ma bisogna che lo vogliano davvero. Se Podemos può governare le capitali spagnole coi socialisti, sulla base di un programma, lo possono fare anche i grillini”.

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