Matteo imita Matteo… ora s’inventa l’epopea dei rimpatri aerei forzati

giovedì, 25 giugno 2015

Mi aspetto la prossima mossa propagandistica: perchè non usare i barconi sequestrati agli scafisti (ooops, non dovevamo bombardarli?) per il rimpatrio dei non aventi diritto? Così risparmiamo i soldi della benzina per gli aerei che ne riportano in Africa una cinquantina per volta…
I giornali sparano a casaccio cifre di fonte governativa, ma non per questo credibili: gli stranieri sbarcati sulle nostre coste per migrazione economica e non perchè in fuga da guerre e persecuzioni, sarebbero il 60%.Chi lo ha valutato, sulla base di quali criteri e requisiti? Bubbole, per rispondere ad altre bubbole.
Matteo contro Matteo, un inseguimento sullo stesso terreno delle suggestioni. Bisogna mostrare il muso duro all’opinione pubblica e ai governi europei che ci accusano di lassismo perchè le nostre forze dell’ordine tendono a non identificare i profughi, confidando sul loro rapido transito verso altre destinazioni. E allora? Annuncio roboante di apertura di nuovi Cie (Centri di identificazione e espulsione, come li chiamò Maroni); e raddoppio dei voli settimanali di rimpatrio. Sequenze studiate a favore di telecamere per i tg della sera. Possibile che Renzi non abbia imparato la lezione dai Veltroni e dai Penati del passato? A rincorrere il leghista xenofobo se ne rafforza l’egemonia culturale. L’originale sarà sempre più apprezzato dell’imitazione.

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