Rajoy accusa Podemos di essere dannoso come Syriza

martedì, 30 giugno 2015

La paura del contagio finanziario, osservabile nell’aumento degli spread tra i Bund e i bond della periferia dell’eurozona, ha spinto Mariano Rajoy a paragonare di nuovo Podemos a Syriza. Secondo il primo ministro spagnolo la formazione guidata da Pablo Iglesias, arrivata al governo di Madrid e Barcellona grazie ad accordi locali  con i socialisti, propone le stesse politiche che hanno portato alla chiusura delle banche in Grecia. Misure non serie, a differenza di quanto fatto dal governo iberico in questi anni, come rimarcato con forza da Mariano Rajoy che, come Renzi, ha escluso ogni possibilità di contagio. Il primo ministro del PP, la principale formazione del centrodestra spagnolo, si è scagliato di nuovo contro Podemos, che invece ha difeso in modo esplicito il governo Tsipras. Il movimento guidato da Pablo Iglesias ha definito l’intesa proposta dalla Troika come un ricatto, una replica delle stesse misure che hanno portato la Grecia al disastro negli ultimi 5 anni. Secondo Podemos i creditori di Atene vogliono i soldi dalle famiglie elleniche più povere, e non propongono alcuna misura capace di far ripartire l’economia greca così da renderne il debito più sostenibile. Lo scontro tra Rajoy e Podemos sulla Grecia fornisce un’anticipazione su come sarà la campagna elettorale spagnola, l’appuntamento politico più importante dell’UE. La Spagna è la quarta economia dell’eurozona, il quinto Paese UE più popoloso, e nei quattro anni di governo Rajoy è stata una delle più fedeli alleate di Angela Merkel. In questi mesi l’economia iberica si è ripresa, con dati di crescita superiori alle aspettative, ma ciononostante l’impopolarità dell’esecutivo conservatore ha provocato una pesante flessione alla tornata amministrativa che precede le politiche di fine 2015. Alle amministrative il PP ha perso la guida in solitaria di molte Comunità Autonome, le regioni spagnole, e Podemos è arrivata al governo di Madrid e Barcellona grazie all’alleanza coi socialisti. Un’eventuale intesa postelettorale tra il PP e il PSOE di Pedro Sanchez terrorizza Rajoy, che per restare il potere, a sondaggi attuali, potrebbe confidare solo in una riedizione della grande coalizione tedesca in versione spagnola. Il premier iberico ha ripetutamente attaccato Alexis Tsipras, e nei mesi scorsi la ricostruzione fornita dal leader di Syriza sul vertice europeo di marzo aveva provocato una protesta formale del governo spagnolo. Tsipras aveva accusato Rajoy di far asse contro di lui per fermare l’ascesa di Podemos in Spagna.  Syriza è un partito della Sinistra europea, a cui è affiliato anche il movimento di Pablo Iglesias.

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