Desolante silenzio sulla strage dei ragazzi socialisti di Suruc. Con loro muore l’internazionalismo?

martedì, 21 luglio 2015

Questo è il bellissimo autoritratto che loro stessi avevano pubblicato su Twitter pochi minuti prima di essere dilaniati da una loro coetanea kamikaze.

Trenta giovani socialisti turchi e curdi assassinati ieri a Suruc, a quindici chilometri da Kobane dove progettavano di ricostruire una biblioteca e un centro culturale.
Sono impressionato dalla sottovalutazione di questo crimine sui media europei. E più ancora mi colpisce la mancata percezione, da parte dell’Internazionale socialista (o ciò che ne resta) del tragico significato di quella strage. I giovani socialisti riuniti a Suruc impersonavano la necessità di un impegno contro la discriminazione etnico-religiosa e per la giustizia sociale che non può rassegnarsi ai confini. Possibile ignorare che l’attentato di Suruc mira al cuore dell’ideale internazionalista e ci riguarda tutti da vicino?

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