Le ottime citazioni di Gutgeld, il consigliere economico di Renzi, contro l’ingiusta abolizione della tassa sulla prima casa

mercoledì, 22 luglio 2015

Yoram Gutgeld, il principale consigliere economico di Matteo Renzi, è impegnato in un’operazione politicamente molto difficile, ovvero trovare risorse per tagliare la prima casa, un “cedimento alla destra populista”. Così infatti il deputato PD si era espresso in materia di abolizione dell’Imu ai tempi del governo Letta, come ricorda il “Fatto Quotidiano” di mercoledì 22 luglio 2015. Nell’autunno del 2013 il presidente del Consiglio del PD fu costretto a rispettare la promessa elettorale di Berlusconi sull’addio alla impopolare tassa sulla prima casa. I renziani, all’epoca all’opposizione nel partito, si erano schierati in massa contro questa misura “scellerata, da Robin Hood al contrario”. Le citazioni dei vari renziani tipo Nicodemo e Fanucci sono divertenti, ma più interessante è leggere cosa diceva Yoram Gutgeld a “La Repubblica” il 30 agosto del 2013. Il deputato PD era stato inserito nel listino di Bersani su indicazione di Matteo Renzi, che aveva spinto per l’elezione in Parlamento del suo principale consigliere economico. A Tommaso Ciriaco Gutgeld scandiva che “egoisticamente sono contento perché non dovrò più pagare l’Imu sulla prima casa. Ma da esponente della sinistra sono molto triste. È un’operazione da Robin Hood alla rovescia. Si prende ai poveri per dare ai ricchi. Un cedimento alla destra populista”. Un siluro al governo Letta, come rimarcava Ciriaco di Repubblica. Le critiche di Gutgeld erano invero numerose. “È una grande ingiustizia sociale e morale. Un atto sbagliato dal punto di vista economico. E un grave errore politico”, era il giudizio sull’abolizione dell’Imu per tutti i cittadini. “Se davvero ci fossero quattro miliardi di risorse rintracciate dall’Iva o dal gioco d’azzardo, io li metterei sui precari. E invece noi che facciamo? Li diamo ai benestanti e ai ricchi. Presenterò una proposta emendativa per ridurre l’Irpef ai redditi più bassi”. Per Gutgeld l’abolizione della tassa sulla prima casa non solo era sbagliato dal punto di visto politico, perchè misura troppo di destra, destra populista e non liberista, ma anche un grave errore di politica economica visto lo scarso impatto sui consumi. ” Chi, come me, non pagherà l’Imu avrà mille euro in più. Finiranno in banca e lì resteranno. Ai benestanti non cambia nulla. Se invece dessimo quei soldi a precari e disoccupati, andrebbero in consumi. Quindi economicamente è la scelta più sbagliata possibile: produce meno sviluppo e meno Pil. E c’è una cosa ancora più grave: abbiamo ceduto non al Cavaliere, ma alla destra populista e demagogica. Perché una destra liberista seria tassa gli immobili, come avviene in Inghilterra e negli Usa. Una destra seria non dice che l’abolizione serve a rilanciare il mercato immobiliare, perché è una fesseria colossale. Serve invece ridurre l’enorme tassazione sulle transazioni immobiliari”. La sconfitta alle amministrative del governo Renzi pare abbia fatto cambiare idea a Yoram Gutgeld, come da annuncio del presidente del Consiglio all’ultima assemblea nazionale del PD.

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