Roberto Maroni apre, Raffaele Cattaneo risponde. Il presidente della Lombardia e il presidente del Consiglio regionale lombardo hanno ipotizzato, in modo diverso, una candidatura unitaria del centrodestra alle prossime comunali di Milano sulle pagine del “Giornale” di questi giorni. Un nome gradito a Roberto Maroni sarebbe quello di Maurizio Lupi. Ex ministro delle Infrastrutture con Letta e Renzi, in passato assessore della giunta Albertini, e ciellino di provata fede. Raffaele Cattaneo, l’altro nome forte di CL in Lombardia dopo l’eclissi celestiale di Formigoni, ha apprezzato l’apertura di Roberto Maroni, ribadendo la disponibilità del Nuovo centrodestra di allearsi con le altre forze del campo conservatore. Una conferma del “modello Lombardia” che supererebbe la frattura a livello nazionale; a Milano la giunta Maroni è appoggiata da NCD/CL, mentre a Roma la Lega è all’opposizione feroce del governo Renzi, che si regge al Senato solo grazie ai voti del partito guidato da Angelino Alfano. Una contraddizione politica superabile, come già visto alle ultime regionali, dove NCD ha appoggiato i candidati del centrodestra in Liguria e Umbria, che hanno conseguito tra l’altro i risultati migliori della coalizione in passato berlusconiana. Al momento il dominus è però Matteo Salvini, che ha bocciato a stretto giro di posta l’apertura a Maurizio Lupi fatta da Roberto Maroni. Per il segretario della Lega è infatti impossibile appoggiare chi sostiene il governo Renzi. Una ennesima conferma dello scontro di prospettive tra il presidente della Lombardia, aperto alla conferma del centrodestra classico anche per mantenere la sua maggioranza al Pirellone, e la linea più movimentista di Salvini. Il nome di Maurizio Lupi rappresenta un’apertura importante di Roberto Maroni, visto anche l’oblio mediatico cercato dall’ex ministro delle Infrastrutture dopo lo scandalo che l’ha costretto alle dimissioni, imposte da Renzi nonostante le proteste di NCD.