A scrutinio segreto il Senato della Repubblica ha bocciato la richiesta di arresto della procura di Trani per Antonio Azzollini, esponente di Nuovo centrodestra. La votazione ha registrato 189 no, 96 sì e 17 astenuti. Il no all’arresto era diventato sempre più probabile dopo la decisione del capogruppo del Partito Democratico Luigi Zanda di lasciare libertà di coscienza al gruppo, dopo che in Giunta per le immunità il PD si era schierato a favore dell’arresto. Antonio Azzollini, ex presidente della commissione Bilancio, si è difeso in aula dalle accuse dei magistrati, e il voto a lui favorevole è stato applaudito dai suoi colleghi senatori. Il senatore di Nuovo centrodestra è coinvolto nell’inchiesta sul fallimento di una struttura ospedaliera privata, la “Divina Provvidenza”. Ecco il commento del compagno di partito di Azzollini, Roberto Formigoni.
#Azzollini, #Senato si oppone alla richiesta dei Pm di Trani e nega l’arresto. Fumus persecutionis acclarato, la politica non si inginocchia
— Roberto Formigoni (@r_formigoni) 29 Luglio 2015
Il vicesegretario del PD Debora Serracchiani ha invece scritto su Twitter come avrebbe votato a favore dell’arresto
Oggi al Senato avrei votato secondo indicazioni giunta immunità consentendo l'arresto del senatore Azzolini. Non c'è fumus persecutionis.
— Debora Serracchiani (@serracchiani) 29 Luglio 2015
Su Giornalettismo.com Alberto Sofia ha raccolto le dichiarazioni del capogruppo del PD Luigi Zanda, che ha negato il significato politico del voto, mentre il presidente dei senatori Ncd Schifani ha ribadito come aula sia sovrana.