Il populismo stradale del M5S è la via sbagliata per la Sicilia

sabato, 1 agosto 2015

A Caltavuturo è stata inaugurata la trazzera finanziata dai deputati pentastellati siciliani per consentire un’alternativa di percorso alla temporanea, ma da tempo prolungata, chiusura dell’A19 aPolizzi Generosa. Da ormai diversi mesi è chiuso il viadotto Himera, crollato per un difetto di costruzione, e il Movimento 5 Stelle ha lanciato una sottoscrizione tra i suoi consiglieri regionali per costruire un collegamento alternativo che consentisse ai cittadini di risparmiare tempo. L’idea in se sarebbe anche meritoria, al netto della scontata strumentalizzazione politica, visto che mobilitare la cittadinanza attiva per colmare le lacune istituzionali è un atteggiamento ragionevole e talvolta anche opportuno. Specie alla luce dei fallimenti così numerosi delle varie amministrazioni siciliane, Crocetta incluso.  L’opera costruita è però tutto tranne che una strada, vista la pericolosità del tracciato che ha spinto a porre numerosi paletti alla circolazione.  Come ricorda “La Repubblica” di sabato 1 agosto 2015, ” il limite di velocità è di venti chilometri orari, le moto potranno percorrere la strada soltanto in discesa, direzione Scillato. Ci sarà il divieto di sorpasso e non potranno circolare i mezzi pesanti. Sono tutti accorgimenti che saranno inseriti nell’ordinanza sindacale del Comune di Caltavuturo che regolerà l’accesso alla strada dalle 7 del mattino di domani, quando sarà transitabile per tutti. Al momento la trazzera è soltanto una via d’accesso per i fondi agricoli che sarà utilizzata come via di fuga”. In pratica è stato asfaltato un sentiero, tanto che in alcuni tratti la pendenza raggiunge una percentuale quasi estrema, al 27%, che consente una circolazione assai ristretta.

 

Il M5S festeggia un successo, che però evidenzia anche i limiti di una simile iniziativa. Un po’ come il fondo anti crisi per le piccole e medie imprese finanziato dai deputati e senatori nazionali, che ha una dotazione finanziaria insignificante, anche con questa molto teorica “strada” si mostra il fiato corto del populismo anti casta. I 5 Stelle siciliani hanno realizzato una, forse utile visti i limiti, pezza, non una vero collegamento stradale come dichiarato a stampa e sopratutto cittadini. All’Italia servono infrastrutture decenti finanziate dalle fiscalità generale oppure tramite un efficiente coinvolgimento di capitali privati, e gestite in modo corretto. L’opposizione dovrebbe incalzare le amministrazioni locali su questo, più che ricorrere a rimedi che tali non sono.

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