Per il “Fatto” la mulattiera del M5S in Sicilia asfalterà Renzi. Una strada invece…

martedì, 4 agosto 2015

Si possono indicare diversi motivi per cui Matteo Renzi potrebbe concludere la sua già lunga esperienza, per gli standard italiani, a Palazzo Chigi. Economia debole, disoccupazione che non cala, debito pubblico in aumento, situazione sociale che non migliora, un cambiamento più annunciato che realizzato, e così via. La popolarità del presidente del Consiglio e leader del PD è calata sensibilmente in questi mesi, come confermato anche dalle ultime elezioni amministrative. Per Antonio Padellaro, però ci sarà un’altra leva con cui la principale forza d’opposizione, il Movimento 5 Stelle, espellerà Matteo Renzi dal potere. Questo formidabile strumento è la dibattuta “trazzera” asfaltata dal M5S in Sicilia. Ecco cosa scrive il primo direttore del “Fatto Quotidiano” sull’edizione di martedì 4 agosto 2015.

Mentre Matteo Renzi pontificava sulla crisi del Sud invitando a “smetterla con i piagnistei e a rimboccarsi le maniche”,i deputati siciliani del M5S finanziavano con 300 mila euro, ricavati dalle loro indennità, la costruzione della bretella per scavalcare il viadotto Anas franato sulla Palermo-Catania. Non un’autostrada, ma una trazzera dove le auto viaggeranno a passo d’uomo? Per forza. Ma vista nell’ambito della politica parolaia di tutti gli altri, una strada è una strada, c’è poco da fare. Tanto più se a pagarla di tasca propria sono dei parlamentari regionali (mentre i loro colleghi di Roma hanno già rinunciato ai rimborsi elettorali).Esiste, infatti, un’informazione diffusa che, come la trazzera di Caltavuturo scavalca le guerre per impadronirsi della Rai. Un tam-tam che nei bar, sulle spiagge o nei luoghi di lavoro dà forma a un’opinione politica, molto più di tanti pensosi editoriali. Non si spiegherebbe altrimenti perché il M5S, malgrado i suoi errori e il chiamarsi fuori da qualsiasi responsabilità di potere (o forse proprio per questo) stia, stando ai sondaggi, accorciando le distanze dal Pd di Renzi. Pronto ad asfaltarlo.

Par di capire quindi che grazie a una mulattiera, non a dati macronomici percepiti come deludenti dalla netta maggioranza degli italiani, o dai numerosi casi di corruzione, o tanti altri motivi di eco nazionale, il M5S sia ormai sul punto di “asfaltare” Renzi come fatto con il sentiero agricolo in Sicilia. Chissà se la storia darà ragione a Padellaro, certo viene da pensare a quale rivoluzione pentastellata si sarebbe realizzata se il M5S avesse costruito una strada dove i camion e le moto possono circolare. Una strada appunto, non un sentiero agricolo con l’asfalto sopra come più volte ribadito.

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