Giuliano Amato: necessario un intervento militare efficace contro il nazismo dell’ISIS

giovedì, 17 settembre 2015

L’ex presidente del Consiglio e giudice della Corte costituzionale Giuliano Amato è stato intervista dal direttore del “Foglio” Claudio Cerasa sull’edizione del quotidiano di giovedì 17 settembre 2015. Amato ha parlato prevalentemente di politica internazionale, concentrandosi su due grandi temi intrecciati tra loro: la crisi dei migranti, deflagrata con l’esodo dei profughi siriani, e la minaccia dell’ISIS. Secondo l’ex presidente del Consiglio l’organizzazione terroristica che ha costruito un’entità substatuale tra Siria e Iraq, chiamata califfato islamico, rappresenta un pericolo paragonabile al nazismo. ” Bisogna mettersi in testa che la minaccia costituita dallo Stato islamico è una minaccia non inferiore a quella rappresentata dal nazismo nello scorso secolo. E se ci fosse un Kissinger in Europa non avrebbe dubbi su che fare. Non possiamo fronteggiare l’onda lunga della fuga dei siriani senza affrontare in modo efficace il problema siriano. E a questo fine non bastano i droni”. Giuliano Amato si schiera per un’azione militare proporzionata al livello della minaccia, quindi superiore rispetto agli attuali bombardamenti, iniziati un anno fa e finora incapaci di far arretrare l’ISIS. ” Se dovessi immaginare una soluzione ideale come modello per portare avanti un intervento militare immagino quel che abbiamo fatto nei Balcani: robusto intervento militare e promozione di poteri locali misti”. Il giudice costituzionale esclude che la nostra Carta impedisca una simile azione. ” L’Italia ripudia la guerra solo come mezzo di aggressione degli altri, ma non la esclude affatto per difendersi. E per difenderci dall’ISIS non dobbiamo aspettare che arrivi in Pianura padana”. Giuliano Amato mostra comprensione per l’iniziativa militare di Putin, che ha rafforzato sua presenza militare in Siria anche in funzione anti terrorismo, e rimarca alcuni aspetti critici della politica estera americana, come lo scudo missilistico anti Iran e l’allargamento della Nato all’Ucraina, che hanno incrementato lo scontro con la Russia. “Putin riempie i vuoti. E ogni vuoto che riempie Putin è come un grado di febbre che sale sul termometro della salute dell’Occidente”.

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