Ecco la Carta dei Valori per le primarie del 7 febbraio 2016 con cui sceglieremo il candidato sindaco di Milano

venerdì, 2 ottobre 2015

Vi propongo qui di seguito il testo integrale della Carta dei Valori con cui vengono promosse le elezioni primarie 2016 in cui verrà scelto il candidato sindaco del centrosinistra a Milano. La Carta è stata scritta dal Consiglio degli 11 di cui faccio parte insieme a Marilena Adamo, Mario Artali, Alessandro Capelli, Giula Cometti, Andrea Di Stefano,
Alessandra Naldi, Ivana Pais, don Gino Rigoldi, Mario Rodriguez, Francesca Zajczyk.

DECIDERE INSIEME IL SINDACO DI MILANO
Ci accomuna la volontà di decidere la candidata o il candidato sindaco di Milano per le
elezioni del 2016 attraverso un percorso democratico del quale siano protagonisti in prima
persona i cittadini.
La scelta sovrana della cittadinanza, esercitata attraverso le primarie convocate domenica
7 febbraio 2016 dalle forze politiche e civiche del centrosinistra, verrà fatta propria dalle
singole personalità che confronteranno i loro programmi con lealtà e spirito unitario.
Tale spirito unitario trae origine da una visione comune del futuro di Milano e della sua
area metropolitana espressa in questa carta dei valori.
Il rispetto delle regole della legalità democratica ne è il presupposto, su cui fondare
progetti di sviluppo economico in armonia con l’ambiente e miranti alla giustizia sociale.
Le candidate e i candidati alle primarie, sottoscrivendo questa carta dei valori, aderiscono
alla visione comune che essa delinea.

UNA SOLIDA BASE DI PARTENZA
La prova di onestà e di indipendenza fornita dalla giunta Pisapia, così come le sue
realizzazioni che già stanno felicemente cambiando il volto della città, rappresentano un
solido punto di partenza per affrontare le sfide che attendono Milano.
Il buon governo realizzato dalla giunta civica di centrosinistra ha reso Milano più bella e le
ha restituito fiducia nelle sue potenzialità. Tale dinamismo ritrovato inorgoglisce i milanesi
che stanno riappropriandosi di nuovi spazi urbani, e ha suscitato unanime ammirazione
nel mondo.
Milano continuerà a distinguersi per le sue nuove pratiche di collaborazione e di
condivisione (sharing economy), elaborando risposte innovative in materia di stili di vita,
consumi e regole dell’economia.
Il successo di Expo 2015 con la grande partecipazione popolare ai suoi eventi ha
confermato la vocazione internazionale dell’area milanese. L’impegno collettivo che in
esso si è manifestato nel segno dell’efficienza, così come il vasto dibattito anche critico
sulle sue finalità e sulla destinazione futura dell’area, sono un patrimonio pubblico che
dovrà essere valorizzato con spirito partecipativo.
Tutti noi siamo consapevoli delle difficoltà amplificate dalla lunga crisi economica che ha
peggiorato le condizioni di vita di vasti strati della popolazione. In particolare: la
disoccupazione di tanti giovani e la solitudine di tanti anziani.
Per reagire alle conseguenze della crisi, è necessario rafforzare lo spirito ambrosiano della
cooperazione, dell’innovazione e della solidarietà. Per valorizzare le nuove energie sociali
e imprenditoriali presenti nella realtà milanese, sarà essenziale proseguire il processo di
riforma della pubblica amministrazione fondato sui criteri dell’efficienza, del merito e della
parità di genere.

IMPEGNO CIVICO COME ALTERNATIVA ALLA DESTRA
Con la partecipazione democratica alle primarie intendiamo affermare un impegno civico
che riavvicini i cittadini alle istituzioni. Vivere l’esperienza di una cittadinanza comune,
continuerà a essere la nostra serena risposta a una destra incapace di rinnovarsi dopo il
ventennio delle sue amministrazioni scadute in un esito fallimentare. I protagonisti di
quella stagione, che i milanesi non possono rimpiangere, restano sempre gli stessi. Con
l’aggravante che oggi la destra ripropone, con un linguaggio divenuto minaccioso, la falsa
illusione che il benessere si tuteli erigendo steccati, limitando i diritti e fomentando la
guerra fra poveri.
Una metropoli attrattiva per gli investimenti stranieri, divenuta riferimento per nuovi stili di
vita, laboratorio dell’economia della collaborazione proiettata nel futuro con le sue
università e i suoi talenti culturali, non merita di lasciarsi rimpicciolire da un’ideologia
antieuropea, nostalgica e venata di razzismo.

UNA CITTA’ APERTA SENZA MURI INVISIBILI
Milano è cresciuta nei secoli come città ospitale, aperta all’innovazione. Compito della
politica è guidarne uno sviluppo senza lacerazioni e privilegi tecnocratici. Va evitato che
sorgano muri invisibili fra i nuovi grattacieli e i quartieri popolari; affinché la nuova città
garantisca a tutte e a tutti l’accesso a servizi comuni di qualità, e non rimanga ostaggio di
operazioni speculative.
Milano è di chi vi abita e di chi ogni giorno la raggiunge –da una vasta area metropolitana
e da tutta Europa- per lavorare, studiare e godere delle sue molteplici offerte culturali.
Milano ha un bisogno vitale di ringiovanire, diventando città su misura per le donne che
lavorano senza dover rinunciare alla maternità e per gli studenti fuori sede che
frequentano i suoi atenei. Il risanamento del patrimonio abitativo deve incentivare questa
nuova fruizione della città, oltre che affrontare l’emergenza di chi è rimasto senza una
casa in cui vivere.
Milano deve promuovere lo spirito d’impresa rinnovando nella manifattura digitale e
nell’economia della collaborazione la centralità che da sempre assegna al lavoro.

MILANO CAPITALE DEI DIRITTI E DELLA LEGALITA’
Milano non discrimina i suoi abitanti in base al reddito, al credo religioso o all’abilità fisica.
Le sue eccellenze professionali ne hanno confermato il ruolo imprescindibile in comparti
economici come la moda e il design, la cosiddetta industria del lusso, che la rendono una
meta ricercata.
Al tempo stesso, Milano deve rinnovare la sua tradizione sociale e riformista che la porta
da sempre a essere inclusiva e attenta alle necessità degli ultimi. Né intende venire meno
al dovere di fornire ospitalità a chi cerca rifugio fuggendo da zone di guerra. Nello spirito
ambrosiano, la coesione sociale diviene requisito indispensabile per lo sviluppo, poiché il
benessere non è duraturo se resta privilegio di pochi.
Milano in questi anni si è confermata e continuerà a caratterizzarsi come capitale dei diritti
civili, estendendoli senza distinzioni di genere e di nazionalità, nello spirito della
Costituzione della Repubblica e della tutela delle minoranze.
A Milano le politiche della sicurezza pubblica, la lotta contro la criminalità organizzata e il
contrasto della devianza e del vandalismo, saranno condotti con determinazione, nel
rispetto delle regole e col proposito di tutelare il valore della convivenza.

INDIPENDENZA E LUNGIMIRANZA DEL GOVERNO CITTADINO
Milano incentiva l’afflusso di capitali stranieri che vi trovano nuove opportunità di
investimento. Sarà impegno dell’amministrazione comunale favorirli e confrontarsi con loro
a tutela degli interessi generali della città in una visione lungimirante.
Così come vuole attrarre sempre più studenti stranieri, Milano deve sostenere e stimolare i
suoi giovani che intraprendono esperienze di studio e di lavoro all’estero; purché sia
offerta loro la possibilità di tornare a metterle a frutto nella nostra città, da nuovi cittadini
europei.
La metropoli del futuro dovrà essere un tutt’uno e i suoi abitanti dovranno viversi come
concittadini. Perciò il sindaco di Milano si impegnerà nel favorire il decentramento e
l’integrazione con i comuni dell’hinterland.
Per rendere efficiente l’integrazione della sua area metropolitana, Milano deve realizzare il
potenziamento dei servizi di mobilità rendendo accessibili tutte le varie parti del territorio.
Va proseguito e intensificato il ridimensionamento del traffico automobilistico privato,
rinnovando la mobilità urbana e rafforzando i servizi di condivisione dei mezzi di trasporto
che hanno già migliorato l’ambiente e la fruizione di nuovi spazi restituiti ai cittadini.
La pulizia delle strade e la salvaguardia dei monumenti sono un patrimonio comune della
cittadinanza, che ha dimostrato di essere pronta a mobilitarsi per difenderlo d’intesa con
istituzioni sensibili.
Milano fa tesoro della partecipazione attiva di tutti i suoi cittadini alle buone pratiche di
collaborazione, com’è già avvenuto nel sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, la cui
eccellenza è riconosciuta e studiata a livello internazionale. Tali pratiche collaborative
andranno estese sia nel lavoro che nell’assistenza sociale.
Milano proseguirà nella sua scelta di investire in scuola e formazione, per sostenere
l’uguaglianza di possibilità, l’innovazione e la coesione sociale.

LOTTA ALLA CORRUZIONE E ISTITUZIONI TRASPARENTI
Siamo consapevoli del degrado che affligge una parte significativa del sistema politico
italiano, provocando un giustificato rigetto nella cittadinanza.
Rivendichiamo, però, un fatto incontestabile: nonostante i tanti scandali che la
magistratura e le forze dell’ordine hanno scoperchiato anche nella nostra città, la
corruzione e l’affarismo non hanno in alcun modo coinvolto gli assessori e i consiglieri
comunali del centrosinistra. Al contrario, questa amministrazione nata da una forte spinta
di liberazione civica, si è contraddistinta per comportamenti di sobrietà e trasparenza,
rifiutando logiche spartitorie.
Il buon esempio fornito dalla giunta Pisapia è un presupposto di fiducia grazie a cui ci
sentiamo legittimati nel chiamare di nuovo i milanesi, come già nelle elezioni primarie del
novembre 2010, a decidere in piena autonomia il futuro della loro città.

LE PRIMARIE CHE NOI VOGLIAMO
La convocazione di elezioni primarie aperte a tutti i cittadini che condividono questa
visione della Milano del futuro rappresenta una prima risposta al fenomeno dell’antipolitica
che –seppure causato da un malessere giustificato- rischia di mettere a repentaglio i
fondamenti stessi della nostra democrazia.
Sottoscrivendo questa carta dei valori, ci impegniamo a favorire la più ampia
partecipazione al voto dei cittadini nella scelta della candidata o del candidato sindaco di
Milano che avverrà domenica 7 febbraio 2016.
Le candidate e i candidati alle primarie dovranno certificare requisiti di onorabilità tali da
renderli idonei all’assunzione di cariche pubbliche.
Condivideranno il profilo ideale, civico e politico dello schieramento che aspirano a
rappresentare.
Si impegneranno al confronto programmatico in uno spirito di rispetto reciproco.
Rispetteranno il limite convenuto nelle spese per la campagna elettorale.
Fin d’ora garantiscono il loro sostegno al candidato sindaco che infine risulterà prevalere
dalle urne per volontà degli elettori.

LA BELLA POLITICA DEI CITTADINI
Milano sta sorprendendo il mondo intero per le virtù di dinamismo e per le capacità
d’innovazione che sa esprimere, nonostante le lacerazioni provocate da una crisi che
acuisce le disuguaglianze al suo interno.
Solo una bella politica, la politica che restituisce ai cittadini il ruolo di protagonisti, può
garantire l’armonia necessaria per un futuro di benessere e di uguali diritti e opportunità
per tutti. A questo servono le elezioni primarie.

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