Sesso e politica, il degrado è una tipica specialità italiana

sabato, 3 ottobre 2015

Lucio Barani, il senatore col garofano, non era certo nuovo all’ostentazione senile delle proprie pulsioni erotiche. L’aveva già fatto in aula, per radio e sui giornali che lo assecondano con il solito compiacimento. Per ogni arrogante sessista, c’è una corte di ruffiani felici di amplificarne le imprese dichiarate.
Ha ragione Alessandra Moretti a ricordare che quando la medesima allusione al sesso orale fu profferita da deputati grillini contro di lei e altre democratiche (con esplicito riferimento al loro percorso di carriera), non vi fu analoga mobilitazione di protesta da parte delle (ieri) indignatissime parlamentari M5S. Anche la denuncia del sessismo procede a corrente alternata in un dibattito politico italiano che sempre nella stessa giornata ha visto perfino il leader del M5S ritwittare espressioni omofobe volgarissime indirizzate a Nichi Vendola. Come dire: ieri sul sessismo il movimento di Grillo le ha prese e le ha date, trovandosi allo stesso livello di chi ha recato offesa alla sua senatrice.
Sesso e politica, lo sappiamo, il degrado è una tipica specialità italiana. Perchè siamo il paese che mettendosi nelle mani dei comici (professionisti o dilettanti) liquida come anticaglia le regole della pulizia del linguaggio e del rispetto reciproco. “Puah, il politicamente corretto…”. Poi beccatevi il mimo da sesso orale a Palazzo Madama e i nostri blog cosparsi di scritte degne dei vespasiani della stazioni ferroviarie.

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