Sul “Corriere della Sera” e sul “Giornale” di mercoledì 11 novembre 2015 due articoli di Francesco Verderami e di Adalberto Signore rilanciano la candidatura di Matteo Salvini a candidato sindaco di Milano. Il segretario del Carroccio potrebbe ancora correre per la guida della più importante città del Nord Italia, dove è nato e sempre vissuto. Diventare sindaco di Milano è stato definito dallo stesso Salvini come il suo “sogno”, ma nei mesi scorsi il leader leghista sembra voler evitare questa competizione elettorale per paura di bruciare le sue chance di correre per la presidenza del Consiglio alle prossime elezioni politiche. L’iniziativa di Bologna, al di là dei numeri dei partecipanti, ha evidenziato ancora una volta i limiti della leadership di Matteo Salvini. Ancora troppo connotato come leghista, un partito incapace di ottenere consensi al Sud, come dimostrato alle ultime regionali, altrimenti trionfali, e spostato troppo a destra e su posizioni anti establishment per poter essere competitivo su scala nazionale. Per questo motivo l’opzione da candidato sindaco di Milano non è stata del tutto scartata. Giovanni Tosi, presidente della Liguria e una delle figure più importanti di Forza Italia, lo spinge esplicitamente, per creare un tandem con Giorgia Meloni candidata a Roma per le prossime amministrative. Matteo Salvini ci pensa anche perchè l’esplosiva crescita della Lega osservata nei sondaggi, e poi confermate alle comunali e regionali 2015, si è fermata. I valori del Carroccio sono altissimi, ma il fatto di non raccogliere consensi in quasi metà del territorio nazionale sembra rendere impossibile il sogno della leadership del centrodestra per Salvini.