Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha aperto alla candidatura di Beppe Sala alle primarie del centrosinistra, in modo ancora più esplicito rispetto al passato, a condizione di un suo riconoscimento nella Carta dei Valori, il documento programmatico che dovrà guidare il centrosinistra milanese. Il primo cittadino uscente ha evidenziato come i paletti siano molto precisi. La Carta dei Valori che è stata siglata e condivisa da tutti prevede delle condizioni. Come spiega il “Corriere della Sera” di venerdì 13 novembre 2015, ciò indica “candidature nel segno della continuità e che mirino a un centrosinistra ampio, impegno degli sconfitti a sostenere il vincitore proclamato dai gazebo e nessuna apertura al centrodestra”. Giuliano Pisapia, che ha parlato con la stampa prima dell’incontro di ieri moderato da Gad Lerner sul modello Milano con Chiara Bisconti, Cristina Tajani e Lucia Castellano, ha così risposto alle indiscrezioni su un’eventuale candidatura di Sala appoggiata da Nuovo centrodestra. Un’ipotesi lanciata da un pezzo di retroscena del “Corriere” di alcuni giorni fa, non smentita dal candidato. Il sindaco ha ancora una volta rimarcato la volontà di dare continuità alla sua esperienza amministrativa, basata sulla collaborazione tra PD e forze di sinistra più radicali, al di là della sua rinuncia al secondo mandato. Giuliano Pisapia ha anche corretto le pressioni che vengono da alcuni esponenti di Sinistra Italiana, il nuovo gruppo parlamentare di SEL e fuoriusciti dal PD, che hanno minacciato la rottura della coalizione in caso di candidatura di Beppe Sala. Stefano Fassina è stato piuttosto esplicito in questo senso, e Pisapia, vicino al partito di Vendola anche se non iscritto, ha rimarcato di apprezzare “il fatto che Roma guardi a Milano come punto di riferimento ma non condivido che chi non conosce la realtà milanese possa dare indicazioni”.