La strage del Bataclan, l’orrore più grande mai vissuto dalla musica rock

sabato, 14 novembre 2015

Il 13 novembre del 2015 l’orrore terroristico ha colpito anche la musica rock, stile sviluppatosi negli anni ’50 per rappresentare l’energia, la spensieratezza e l’entusiasmo delle giovani generazioni. Il conto dei morti è ancora incerto, però sono state molte decine le persone uccise mentre assistevano a un concerto degli Eagles of Death Metal. Questo gruppo è guidato da Josh Homme, uno degli artisti rock più importanti, almeno per chi scrive. Homme, californiano, è stato il chitarrista dei Kyuss, il gruppo che ha originato il cosiddetto “stoner rock”, e ha conosciuto un buon successo di pubblico come cantante e autore principale dei Queens of the Stone Age. Josh Homme non era presente al concerto di Parigi, visto che per impegni con altri gruppi musicali non sempre prende parte ai tour degli Eagles of Death Metal. Questa sera al Bataclan avrebbero dovuto suonare i Deftones, per tre serate consecutive, un gruppo molto importante esploso una quindicina d’anni fa. Tre membri della band di Chino Moreno erano presenti al concerto, ma sono usciti prima che avvenisse l’attacco terroristico. A quanto è stato ricostruito finora gli Eagles of Death Metal sono riusciti a scendere dal palco appena iniziati gli spari, mettendosi in salvo. Un loro collaboratore sembra però che sia stato ucciso insieme alle tante altre vittime dell’azione militare contro il Bataclan.  

Il locale parigino è molto conosciuto nella scena rock, visto che molto spesso i gruppi o i cantanti più famosi facenti tappa a Parigi si esibivano in questa sala dell’ XI arrondissement, che si trova in rue Voltaire. Difficile sapere se ci sia un legame specifico tra gli Eagles of Death Metal, o il rock più in generale, e la strage. Sicuramente i terroristi erano consapevoli di poter aumentare il numero delle persone uccise colpendo un locale dove si svolge un concerto.  Il carico simbolico di una simile strage è enorme, specie per chi, come me, segue questo stile musicale da tanti anni. Ai concerti si va per cantare, ballare, divertirsi, e stare insieme con i propri amici. Specie quando si va a un’esibizione di un gruppo di cui si è appassionati un concerto diventa un ricordo speciale. In questo momento ricordo quando ho visto i Queens of the Stone Age di Josh Homme, Semplicemente pazzesco pensare che andare a vedere un gruppo che si apprezza possa mettere a repentaglio la propria vita. Presumibilmente ieri sera sono morti tantissimi ragazzi, semplicemente per aver vissuto la loro passione musicale. Niente di paragonabile è finora mai successo. Di solito quando si parla di tragedia riferendosi al rock si pensa alla scomparsa prematura di alcuni grandi artisti, come Kurt Cobain o Jimi Hendrix, oppure ai poveri ragazzi morti durante i concerti, schiacciati dalla calca. Un’operazione terroristica di questo tipo è senza precedenti, incomprensibile, e lascia interdetti per l’orrore che provoca.  

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