La caduta dell’aereo Metrojet sul Sinai sarebbe stata causata da una bomba depositata nell’aereo dai terroristi. Lo hanno confermato, dopo settimane di sospetti, i servizi segreti della Russia, FSB. Sull’aereo partito da Sharm e diretto a San Pietroburgo caduto in Egitto volavano 224 persone, tutte morte dopo l’esplosione in cielo. Secondo il lavoro di ricostruzione di quello che ormai si può definire con ragionevole certezza un attentato la disintegrazione dell’aereo è stata causata da un ordigno artigianale, ha spiegato il capo dei servizi segreti russi, Aleksandr Bortnikov, precisando che sono state trovate tracce di esplosivo di produzione straniera sui frammenti dell’aereo e che la bomba aveva una potenza fino a 1,5 chili di tritolo. Le dichiarazioni di Vladimir Putin sono state molto esplicite, con la promessa della caccia, individuazione e punizione dei criminali che hanno realizzato uno degli attentati terroristici più sanguinosi subiti dalla Russia. “Chiedo a tutti i servizi speciali di trovare i responsabili di questo atto terroristico. Li cercheremo in ogni posto del pianeta e li puniremo. Contiamo sull’aiuto dei nostri alleati. Non abbiamo dimenticato nulla e nessuno, l’uccisione di nostri cittadini nel Sinai è uno dei più sanguinosi crimini come numero di vittime: non asciugheremo le lacrime dalla nostra anima e dal nostro cuore, ciò che è successo rimarrà con noi per sempre, ma non ci impedirà di trovare e punire i criminali”. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha poi aggiunto che il presidente russo “ha ordinato ai servizi speciali” russi “di eliminare” le persone responsabili dell’attacco terroristico. La rivelazione dell’intelligence di Mosca non è stata però confermata dall’Egitto, che ha ribadito come finora l’inchiesta internazionale sulla caduta dell’aereo non abbia finora trovato tracce della bomba azionata dai terroristi.