Nei giorni successi agli attentati di Parigi nel panorama politico italiano è mancata la voce del Movimento 5 Stelle, la terza forza per consenso demoscopico considerando PD e centrodestra unito. E’ difficile sapere in questo momento se il nuovo attacco terroristico all’Europa cambierà il corso della politica europea, però è indubbio che almeno nelle prossime settimane i partiti dovranno proporsi come formazioni credibili anche per gestire un momento così delicato dal punto di vista della sicurezza nazionale. Secondo Marco Travaglio il M5S deve migliorare molto su i temi relativi alla guerra e all’ISIS, perchè in questo momento appare (perfino, considerando da chi viene questa corretta annotazione) meno credibile di Matteo Renzi, il suo principale avversario. Come rimarcato nell’editoriale del “Fatto Quotidiano” di mercoledì 18 novembre 2015, Travaglio evidenzia come ” per candidarsi a governare l’Italia, i 5 Stelle devono dimostrarsi credibili fin da subito. Anche sul loro punto più debole: la politica estera. Ripetere, come fanno, che le guerre non si risolvono con le guerre e che l’Isis l’ha creata l’Occidente significa dire due verità, ma insufficienti. Se c’è uno Stato illegale tra Siria e Iraq, che per giunta arruola kamikaze per fare mattanze in tutto il mondo, bisogna anche rispondere alla domanda sul che fare oggi, a prescindere dalle colpe del passato…Renzi, pessimo in politica interna (…) sul caso guerra-ISIS appare più credibile del M5S”. Travaglio contrappone la linea “saggia e prudente” del presidente del Consiglio al commento svarionato di un medico apparso sul blog di Grillo nei giorni degli attentati di Parigi. Secondo il direttore del “Fatto” se i 5 Stelle non acquisiranno credibilità non saranno in grado di battere il PD. Difficile spingersi in questa valutazione, però è sicuramente vero che l’Italia abbia bisogno di partiti credibili in politica estera. Senza arrivare al complottismo dei Bilderberg e sull’11 settembre di qualche deputato 5 Stelle, al momento nè Di Battista nè Di Maio hanno dimostrato di avere una linea coerente su questi temi, così come i due fondatori Grillo e Casaleggio.