Gli imam francesi: dissociarsi dal terrorismo non basta, i musulmani devono prendersi parte delle responsabilità e lottare contro gli estremisti

sabato, 21 novembre 2015

Il Consiglio francese del culto musulmano ha diffuso un appello alle circa 2500 moschee transalpine di ferma condanna degli attentati di Parigi. Gli imam chiedono alla comunità islamica non solo di dissociarsi dal terrorismo, ma di condannare l’estremismo religioso sempre più diffuso al loro interno. Un invito a contrastare i religiosi salafiti o wahhabiti arrivati negli ultimi anni  in Francia, che deviano molti giovani di fede musulmana nel considerare infedeli tutti coloro che non si riconoscono in una versione estremista e intollerante dell’islam.

Questo il testo integrale ripreso dal sito di “Avvenire”.

 

Cari musulmani e care musulmane,
L’islam, la religione della pace è divenuto ostaggio nelle mani di estremisti e di ignoranti. L’islam esiste in Europa da un secolo. Esso ha vissuto sempre in armonia e in coesistenza con le società europee fino all’arrivo di qualche musulmano che conoscete perché pregano con noi all’interno delle nostre moschee. Essi sono dei giovani che sono nati in Europa, che non parlano la lingua araba e che non hanno alcun titolo in teologia musulmana. Noi abbiamo utilizzato degli imam venuti dall’estero che non parlano nemmeno la lingua francese e che non conoscono i veri problemi che questi giovani francesi ed europei affrontano in seno delle società occidentali.
Cari musulmani e care musulmane,
da anni si dice che l’islam all’occidentale non somiglia all’islam che si è conosciuto. Secondo l’ideologia di questi islamisti ignoranti, l’islam della tolleranza, dell’umanesimo e dell’apertura e del dialogo interreligioso è divenuto un tradimento e una collaborazione con l’occidente, tanto che gli imam tolleranti sono stati minacciati all’interno delle loro stesse moschee da questi estremisti che hanno scelto la durezza e l’odio contro chiunque è differente, anche se i differenti sono musulmani.
I responsabili dell’islam in Francia non sono all’altezza dei veri valori dell’islam, né all’altezza dei veri valori della repubblica. Essi hanno reso il nostro islam universale una religione settaria e odiosa che non accetta l’apertura e l’adattamento ai valori europei. Questi imam incompetenti come questi responsabili falliti devono lasciare i loro posti agli altri che sono più competenti e più aperti perché essi non sono stati capaci di rassicurare né i musulmani, né i francesi.
Cari musulmani, care musulmane,
questa onda di radicalismo non indietreggerà che con la cooperazione degli imam, dei predicatori religiosi, dei musulmani ordinari con lo Stato, i legislatori, la società civile nell’interesse della società, ma soprattutto nell’interesse dell’avvenire dei figli dei musulmani d’Europa. Questo avvenire è in pericolo più che mai.
Cari musulmani e care musulmane, fate attenzione alla gente che cerca di giustificare l’ingiustificabile in nome del razzismo, della marginalizzazione e della storia della colonizzazione. Sono dei pretesti per dissimulare il loro odio e i loro fanatismi religiosi in nome di un Dio che ci ha creato per l’amore e la fraternità e non per la guerra e la barbarie.
I terroristi avevano dei genitori, essi avevano delle famiglie. Cosa hanno loro insegnato? Sono stati superati da internet e dai social network?
Cari musulmani, care musulmane,
la condanna degli attentati non è più sufficiente perché non possiamo più continuare a fare come lo struzzo. Non possiamo nascondere le nostre teste sotto la sabbia ripetendo questa frase cattiva: “Non siamo noi, sono loro!”.
Ogni imam, ogni responsabile religioso e ogni musulmano deve prendere la sua parte di responsabilità perché questi attentati criminali sono stati commessi in nome della nostra religione.
I cristiani, gli ebrei e gli atei vivono con difficoltà nel mondo musulmano. Costruire una chiesa o una sinagoga è un sogno impossibile da realizzare in quei Paesi, fino a [domandare] l’intervento del presidente della repubblica!
Invece i musulmani in Francia e in Europa vivono in tutta libertà e dignità. Essi costruiscono moschee, centri islamici e scuole religiose senza alcun sabotaggio o esclusione.
Noi siamo dei francesi musulmani prima di essere dei musulmani francesi perché è la Francia che ci mette insieme. Di conseguenza la religione deve restare nel suo spazio privato perché la religione deve essere un fattore di pace e di fraternità, a condizione che si interpreti i testi religiosi in modo positivo e costruttivo.
Cari musulmani e care musulmane,
Molti nostri giovani soffrono di un trauma religioso, culturale e identitario. Occorre mettere in atto i metodi migliori per combattere le idee di odio dentro la nostra religione, come pure la fragilità e i nostri giovani musulmani di fronte a uno pseudo islam siro-hollywoodiano. Esso utilizza immagini e propaganda per manipolare e radicalizzare al massimo i giovani, che possono divenire delle bombe terroriste che vogliono distruggere i valori dei paesi occidentali, ma in verità essi distruggono l’immagine dell’islam e l’avvenire dell’islam in Francia e in Europa. Questi Paesi ci offrono ancora dei benefici e dei vantaggi che non abbiamo trovato nei nostri Paesi di origine, malgrado tutte le difficoltà che certo esistono nei quartieri e nelle periferie.
Cari musulmani, care musulmane,
è in gioco l’avvenire della vostra religione e il destino dei vostri figli e tocca a noi musulmani decidere di agire o di non agire.
Viva i veri valori dell’islam e viva i veri valori della repubblica!

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