L’ex sindaco di Sedriano, comune sciolto per mafia, torna a insegnare al liceo su indicazione della Curia

martedì, 24 novembre 2015

Alfredo Celeste torna in cattedra a insegnare religione in liceo del milanese, il Vico di Corsico. Lo scrivono diversi giornali, rimarcando come la nomina sia stata criticata da diversi sindaci della zona, come lo stesso primo cittadino di Corsico insieme a quelli di Trezzano, Cesano Boscone e Buccinasco. Alfredo Celeste è stato sindaco di Cipriano fino allo scioglimento per mafia, ed è accusato di corruzione. Il pubblico ministero ha chiesto nel processo contro Celeste una pena di oltre 3 anni. Ecco come la giovane giornalista che ha diffuso per prima il caso di Sedriano, Ester Castano, ha riportato la nomina sul suo profilo Facebook.

Anche in questo caso la notizia la voglio dare secca: la Curia di Milano ha deciso di affidare la cattedra di religione del liceo Vico di Corsico all’ex sindaco Alfredo Celeste di Sedriano, primo comune lombardo sciolto per mafia. E’ accusato di corruzione e il 4 novembre scorso il pm della Dda Giuseppe D’Amico ha chiesto per lui 3 anni e 6 mesi di detenzione, ma per la diocesi del capoluogo lombardo è idoneo all’incarico di docente del credo cattolico. Ricordando quando il 21 aprile 2011 Celeste festeggiò le cinquanta candeline di compleanno di un presunto boss nel giardino della Sacra Famiglia, con la statua della Madonna di Lourdes che dall’alto della scultura in roccia osservava la scena, saluto tutti i miei amici insegnanti precari che quest’anno una cattedra non l’hanno ricevuta. E ai professori del Vico: occhio ad alzare la mano ai consigli di classe, che il fu sindaco ha la querela facile.

Sul “Giorno” si può leggere un estratto della missiva inviata contro la nomina da parte dei sindaci di Corsico, Buccinasco, Trezzano e Cesano Boscone. ” Una scelta che riteniamo inopportuna e in contrasto con quanto previsto dai requisiti dell’Arcidiocesi di Milano per il riconoscimento dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica. Conoscerete sicuramente la storia giudiziaria di Alfredo Celeste, che è tutt’altro che conclusa – continuano i sindaci -. E saprete certamente che era primo cittadino di Sedriano, un Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, in particolare della ‘ndrangheta. Tre anni fa lo avevate sospeso perché destinatario di un provvedimento di custodia cautelare a domicilio. E oggi, che è sotto processo, lo ritenete idoneo a svolgere l’attività di insegnamento a ragazzi delle scuole superiori? Vi chiediamo di valutare l’opportunità di trasferire altrove il docente di religione appena nominato”. Celeste si è difeso dalle accuse, rimarcando la sua innocenza e come finora non abbia mai subito un provvedimento durante la sua lunga carriera di insegnante.

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