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Mi preme sottolineare un chiarimento. Il titolo “Putin attacca la Turchia: il jet russo volava nello spazio aereo siriano” indicava il carattere di controversia altamente polemica dell’episodio. Riporto la voce della Treccani sul verbo “attaccare”. In senso fig., combattere, avversare con discorsi polemici: a. il governo, un partito, gli avversari. . Vista l’incomprensione suscitata e il tema, avrei probabilmente dovuto utilizzare il verbo “accusa”, che ho scartato perché mi sembrava un po’ debole alla luce di una controversia così grave.
Il presidente della Russia Vladimir Putin ha preso una posizione molto netta sull’abbattimento del jet russo avvenuta alle 8,20 ora italiana da due F16 della Turchia. Putin ha ribadito come il Sukhoi-Su 24 sia stato colpito quando volava all’interno dello spazio aereo siriano, a 4 km dal confine turco. Il presidente russo ha parlato di gravi ripercussioni nelle relazioni con Ankara, evidenziando come l’abbattimento del jet rappresenti una “pugnalata alla spalla” da parte degli amici dei terroristi, con un annuncio di “conseguenze serie” nelle relazioni tra Mosca e Ankara. Il premier turco Davutoglu ha invece ribadito come la Turchia abbia il diritto di difendere il suo spazio aereo in caso di violazione, spiegando come l’aereo russo abbia invaso il confine. Questo pomeriggio è stato convocato un consiglio straordinario della Nato, mentre l’ambasciatore russo è stato richiamato dal governo di Ankara. Uno dei piloti russi sarebbe stato ucciso dai ribelli siriani anti Assad al grido di “Allah è grande” dopo essersi eiettato dall’aereo, come mostra un video diffuso poco dopo il fatto. L’altro pilota sarebbe invece stato catturato.