Il Tribunale di Bergamo ha trasmesso alla Corte Costituzionale gli atti della querela di Cécile Kyenge contro Roberto Calderoli. L’eurodeputata del PD ha fatto causa al vicepresidente del Senato in merito all'”orango” sparato dal leghista per descrivere l’allora ministro. Il Senato aveva garantito a Roberto Calderoli l’immunità per quanto riguarda l’aggravante dell’istigazione razziale, nell’autorizzazione a procedere concessa alla querela intentata da Cécile Kyenge. Come riporta “L’Eco di Bergamo”, ” il pm Gianluigi Dettori aveva però chiesto che il Tribunale sollevasse il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato e che sia la Corte Costituzionale a pronunciarsi sul caso. Il Senato, sempre secondo i giudici bergamaschi, non avrebbe avuto la competenze di scindere il reato in sé e per sé dall’aggravante razzistica, invadendo così il terreno di competenze della magistratura”. Sarà così la Consulta a disciplinare la legittimità della decisione del Senato, che aveva suscitato numerose polemiche vista la palese contraddizione tra garantire l’autorizzazione a procedere per una querela, derubricando però il reato a semplice diffamazione senza l’aggravante dell’istigazione razziale.