Il pugnace Marcenaro scherza sulle le zanzare di papa Francesco. In Uganda ridono a crepapelle

venerdì, 27 novembre 2015

In un breve corsivo dei suoi, Andrea Marcenaro ironizza sul papa che arrivando in Africa s’è detto preoccupato più delle zanzare che degli attentati.
Riporto tal quale dalla prima pagina de ‘Il Foglio’:
“Ora le zanzare peggio dei kamikaze. L’unica questione su cui Ciccio primo non ha detto cazzate mi pare sia rimasta la Sampdoria”.
Ah, ah, ah, ah, ah! Mi raccomando fate prima una risata di circostanza per non essere accusati di mancanza di spirito di fronte al genio dissacratore. Ma poi lasciate che vi racconti una cosa da cui sono rimasto colpito la settimana scorsa in Uganda (il paese che oggi ospita Bergoglio). Mi trovavo lì per fare un reportage sul boom demografico nell’Africa subsahariana: l’Uganda ha un’età media di 15 anni, il 52% della sua popolazione è composto da bambini. Se il loro numero aumenta così vorticosamente (nonostante la raccomandazione di Francesco -ricordate?- “non fate figli come conigli”) ciò dipende anche da un fattore che non credo possa dispiacerci: il calo della mortalità infantile. Cioè, i bambini che nascono, da qualche anno, capita che sopravvivano in percentuali superiori al passato. Tra le ragioni vi è stato il successo della campagna di lotta contro la malaria finanziata dalla Fondazione di Bill e Melinda Gates, la quale però si è interrotta alla fine del 2013.
L’effetto di questa interruzione mi è stato raccontato da medici, insegnanti, missionari e capi-villaggio fra Aber e Lacor, nella regione nord-occidentale dell’Uganda, uno dei luoghi al mondo più infestati dalle zanzare portatrici di malaria. Calato il numero delle disinfestazioni, finita la profilassi e la distribuzione di zanzariere, l’epidemia di malaria è riesplosa. Il numero dei morti per malaria nel 2014 e nel 2015 in Uganda è tornato purtroppo a aumentare, e di parecchio. In Uganda così come in altri paesi africani limitrofi.
Quando il papa si dichiara preoccupato più delle zanzare che degli attentati, dimostra di essere bene informato sulla realtà dei paesi che visita. Non tenero coi kamikaze, come insinuato dal pugnace Marcenaro. Il quale al massimo replicherà con l’ennesima battuta sulle zanzare del Monferrato, dove una dozzina d’anni fa lo invitai a bere un bicchiere di barbera. Perchè lui, si sa, è spiritoso.

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