La spazzatura di Livorno divide il M5S

martedì, 1 dicembre 2015

Il sindaco di Livorno Nogarin ha vinto la battaglia sull’ Aamps , ma a costo di una profonda spaccatura nella sua maggioranza. La proposta di concordato per l’azienda municipalizzata della città toscana che gestisce i rifiuti è passata per un solo voto in consiglio comunale, con 3 esponenti del M5S che hanno votato contro insieme al resto delle opposizioni. L’assessore all’ambiente si è dimesso, così come il presidente del Consiglio comunale, per la contrarietà al piano difeso dal sindaco. Una spaccatura enfatizzata anche dal “Fatto” di martedì 1 dicembre 2015.  La proposta di concordato ha già suscitato una forte protesta da parte dei lavoratori dell’Aamps, che si sono astenuti dalla raccolta dei rifiuti.  Il caso Aamps ha diviso i 5 Stelle a livello locale, ma anche dal nazionale la difesa di Nogarin appare meno convinta di quanto forse sarebbe necessario. Visto il gelo con Pizzarotti,  Livorno è l’amministrazione più importante guidata dal M5S, e in prospettiva comunali 2016 la difesa del buon operato degli esponenti pentastellati appare essenziale per le campagne elettorali di città come Roma, Napoli, Torino e Bologna. Beppe Grillo ha ospitato sul suo blog un video di Nogarin e ha lanciato la campagna sui social #iononpagoperilPD a difesa della Livorno a 5 Stelle, ma ha preferito non farsi vedere nella città toscana. Allo stesso modo anche Alessandro Di Battista così come Luigi Di Maio, i volti più noti del M5S, al momento non si sono fatti vedere a difesa di Nogarin, e si sono limitati ad attaccare il PD sul blog di Grillo, un post dove si prende di mira la CGIL. Probabilmente contano anche le divisioni locali, dove il M5S livornese da tempo ha un rapporto contrastato con la giunta. A fine settembre la maggioranza consiliare aveva bocciato il bilancio consolidato sperimentale presentato dal suo sindaco.

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