L’invenzione farlocca di 415 mila nuovi posti di lavoro, ma il precariato cresce

venerdì, 11 dicembre 2015

EDIT: Nella giornata di oggi ISTAT ha diffuso il comunicato trimestrale sul mercato del lavoro che integra le informazioni in precedenza contenute nei comunicati con analoga cadenza “Occupati/disoccupati”diffuse mensilmente. In sintesi, come si vede anche in questa tabella, ISTAT rileva la creazione di 247 mila “nuovi posti di lavoro” nell’ultimo anno. La composizione però evidenzia come il post di Renzi sui dati INPS non abbia attinenza con la realtà del nostro mercato del lavoro. I nuovi posti di lavoro a tempo pieno sono 97 mila, contro 149 mila a tempo parziale. Ben 126 mila di questi, la quasi totalità, sono part time involontari cioè persone costrette a lavorare di meno di quanto vorrebbero. Nell’ultimo anno sono stati creati 241 mila posti di lavoro in più da “dipendente”. 182 mila di essi sono a tempo determinato, mentre gli indeterminati sono 59 mila. Sintesi tra gli 80 mila in più a tempo parziale, e i 20 mila in meno a tempo indeterminato.

Oggi Istat ha fornito un buon dato sulla produzione industriale, che speriamo possa essere confermato nei prossimi mesi. Nel suo consueto report mensile sull’occupazione a inizio dicembre  l’istituto di statistica nazionale aveva invece rilevato un quadro con dati prevalentemente negativi. Da due mesi crescono gli inattivi così come diminuiscono gli occupati, e la prima dinamica spiega la discesa del tasso di disoccupazione (meno persone cercano lavoro, più che un numero crescente lo trova). Su base annua l’occupazione è cresciuta dello 0,3% (+75 mila persone occupate) per l’ultima rilevazione Istat. Il governo Renzi ha però da tempo deciso una bizzarra strategia di comunicazione, rivolta a enfatizzare ogni dato positivo, anche forzando il suo significato, sui temi economici, in particolar modo per quanto riguarda il lavoro. Così è stato fatto ieri, dallo stesso presidente del Consiglio. Matteo Renzi ha infatti celebrato la creazione di 475 mila nuovi posti di lavoro,  Ecco quanto scritto su Facebook.

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Secondo Inps nei primi 10 mesi del 2015 abbiamo ottenuto 415.577 posti di lavoro in più rispetto allo stesso periodo del…

Posted by Matteo Renzi on Giovedì 10 dicembre 2015

Quanto scritto da Renzi, spiace dirlo, è semplicemente falso. INPS infatti ha rilevato come nei primi 10 mesi del 2015 siano stati stipulati 415.577 nuovi contratti a tempo indeterminato. Il grosso di questi, come si vede dalla tabella INPS twittata da Francesco Seghezzi , sono però trasformazioni, cioè posti di lavoro già esistenti, di cui è mutata la forma contrattuale.

 

La ricercatrice Marta Fana ha semplificato questa tabella, evidenziando come i nuovi contratti a tempo indeterminato siano in realtà solo 101 mila. Visto che INPS rivela i flussi contrattuali, non gli stock, questo dato potrebbe essere definito come “nuovi posti di lavoro”. Molto più difficile definire in questo modo invece gli oltre 300 mila nuovi contratti a tempo determinato in più siglati nel 2015, visto che potrebbero essere stati fatti più contratti per la stessa persona.

In questa tabella è evidenziatocome anche INPS, come già rilevato da Istat, registri una creazione di molti più posti “precari” che a tempo indeterminato, nonostante il Jobs Act e i maxi sgravi. Tra gennaio e ottobre il numero totale di nuovi contratti è pari a 574.765 di cui 101 mila a tempo indeterminato (comprendenti sia contratti a tutele crescenti che contratti del vecchio tipo) e 473.765 a termine. I contratti a tempo indeterminato sono il 18% del totale, mentre quelli a tempo determinato l’82%, escluse le trasformazioni.

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