Fischia il Vento e l’identikit dei nuovi razzisti

mercoledì, 23 dicembre 2015

Ecco il comunicato stampa della puntata di Fischia il Vento che sarà trasmessa mercoledì 23 dicembre 2015 su Laeffe e Repubblica.it alle ore 21.

FISCHIA IL VENTO: identikit dei “NUOVI RAZZISTI”

IL FILM “JALLA JALLA” E IL REPORTAGE DI GAD LERNER PER INDAGARE
LE FORZE POLITICHE IN ITALIA E IN EUROPA CHE EVOCANO NUOVI RAZZISMI

Nel 2015, anno in cui si è riversata sull’Europa un’ondata di 850.000 profughi, “razzista” è considerata una brutta parola, una definizione che qualunque politico tenta di scrollarsi di dosso. Ma è davvero opportuno archiviare la parola “razzismo” ai tempi nostri? Se lo domanda “Fischia il Vento” di Gad Lerner che mercoledì 23 dicembre alle ore 21.00 su laeffe (can. 50 DTT e Tivùsat, 139 di Sky) affronta il tema de #inuovirazzisti, con un reportage tra l’Italia e l’Europa dell’Est, accompagnato dalla commedia agrodolce “Jalla! Jalla!” di Josef Fares.

In uno scenario europeo che vede l’ascesa di nuove forze politiche che si rifanno apertamente a concetti mai veramente sopiti come l’appartenenza etnica, il nazionalismo del popolo-stirpe e la cittadinanza acquisita per nascita piuttosto che basata sull’uguaglianza dei diritti e dei doveri, il reportage di Gad Lerner traccia l’identikit del nuovo politico razzista, partendo da un esempio nostrano, il vicepresidente del Senato Roberto Calderoni che si è distinto per le numerose e sprezzanti esternazioni anti-islamiche o palesemente xenofobe, culminate con l’attacco all’allora ministra Cécile Kyenge, paragonata a un orango. Al commento della stessa Kyenge, segue quello del sociologo Luigi Manconi secondo il quale: “Calderoli è l’espressione più significativa di un dispositivo linguistico che corrisponde a una vera e propria mentalità, che si esprime nella formula “non sono razzista ma…”. Il viaggio di “Fischia il Vento” continua a Bratislava, città rappresentativa di un’Europa centrale e orientale dove l’eredità della dittatura comunista dà luogo a revival nazionalisti, spesso tra le fila di partiti socialdemocratici di sinistra. Un atteggiamento che sta mettendo molti Paesi in rotta di collisione con la Commissione di Bruxelles, come spiega Francesco Leoncini, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Lubos Blaha, astro nascente della socialdemocrazia slovacca, accoglie Lerner all’interno della sua biblioteca: una galleria di icone rivoluzionarie di sinistra usata come sfondo di una politica dichiaratamente xenofoba, che ha messo in imbarazzo il Partito Socialista Europeo. Un atteggiamento di chiusura all’accoglienza in nome della difesa del proprio popolo che si ritrova anche nel mondo cattolico, in intellettuali come lo storico Jozef Rydlo. Dalla Slovacchia post-comunista all’Italia, Matteo Pucciarelli firma il servizio da Livorno mostrando come, anche tra le pieghe di un “quartiere rosso”, può germogliare l’ostilità verso lo straniero.

Nella serata, il film “Jalla! Jalla!” (Svezia, 2001) del regista svedese di origini libanesi Josef Fares, commedia agrodolce che tocca con ironia il tema dell’integrazione, raccontando l’amore tra un ragazzo libanese e una ragazza svedese, che lui cerca di tenere nascosta alla sua famiglia.

“Fischia il vento” è un programma di Gad Lerner e Laura Gnocchi, prodotto da PMG per laeffe, la TV di Feltrinelli, e la Repubblica, in onda ogni mercoledì dal 25 novembre 2015 alle ore 21.00 su laeffe (can. 50 DTT e Tivùsat, 139 di Sky) e su Repubblica.it. Il programma ha ricevuto il Patrocinio dell’Alto Commissionato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

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