Il M5S potrebbe essere una credibile alternativa di governo. Lo rimarca il Financial Times, il quotidiano economico più importante del mondo, in un approfondimento dai toni vellutati e piuttosto elogiativi scritto dal suo corrispondente italiano. Il pezzo, che si intitola “Il Movimento 5 Stelle vuole essere preso sul serio”, potrebbe essere considerato come un profilo di Luigi Di Maio, il parlamentare più noto del M5S, diventato in questi mesi il volto rassicurante della protesta anti Renzi. Il quotidiano finanziario rimarca come la crescita demoscopica dei 5 Stelle, ora a pochi punti dal PD, evidenzi il logoramento del presidente del Consiglio. All’interno dell’articolo del FT Di Maio non dice cose particolarmente nuove, anche se manda messaggi rassicuranti all’establishment internazionale: la partecipazione dell’Italia alla Nato non è in discussione, e anche la critica all’euro appare più moderata del passato. La considerazione finale è probabilmente la più importante, ovvero per Di Maio il Movimento 5 Stelle rappresenta l’antidoto al populismo xenofobo del Front National. Un concetto già espresso sui media italiani, ma averlo ribadito al giornale più letto nei circoli dell’alta finanza segnala la chiara intenzione di legittimarsi del M5S come forza di governo, lontana dalla deriva clownesca che talvolta caratterizza i messaggi di Beppe Grillo. Una descrizione più completa dell’articolo del Financial Times su Giornalettismo.