Minacce e profferte alla militante Pdl che denunciava all’Infedele la corte delle ragazze di Berlusconi

martedì, 26 gennaio 2016

Al processo contro l’ex presidente del Pat- Pio Albergo Trivulzio, Fabio Nitti, il padre di Sara Giudice, Vincenzo, ha raccontato le minacce così come le offerte di lavoro ricevute dalla figlia dopo la sua campagna contro “le veline” di Berlusconi inserite nelle liste dell’allora Popolo della Libertà. Come racconta un articolo di Luigi Ferrarella sul “Corriere della Sera” di martedì 26 gennaio 2016, Vincenzo Giudice, all’epoca presidente del Consiglio comunale di Milano, ha raccontato davanti ai giudici gli “atteggiamenti ricattatori” subiti dalla figlia Sara per la sua partecipazione al programma “L’Infedele”.

Sara Giudice aveva organizzato una raccolta firme tra gli iscritti al Pdl contro la candidatura di Nicole Minetti, raccontandola nella puntata poi diventata famosa per la telefonata in diretta di Silvio Berlusconi. In seguito a quella partecipazione TV all’allora giovane iscritta del Pdl erano arrivate anche offerte di lavoro, come quella in Mondadori proposta da Mariastella Gelmini. Intervistata dal “Corriere”, l’ex ministro dell’Istruzione ha smentito l’offerta fatta a Sara Giudice, anche se ha ammesso di averle telefonato per dissuaderla dalla campagna antiveline che danneggiava Silvio Berlusconi.

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