Dio li fa e poi li accoppia: Salvini incontrerà Donald Trump

giovedì, 28 gennaio 2016

Matteo Salvini incontrerà Donald Trump. Lo annuncia il “Giornale” di giovedì 28 gennaio 2016, in un articolo firmato da Francesco Mario Del Vigo. Il quotidiano di Sallusti indica come possibile luogo dell’incontro le città di New York e Philadelphia, che il leader leghista visiterà domenica e lunedì prossimi. La foto della riunione tra la felpa di Salvini e la chioma di Trump, a loro modo tratti caratteristici di questi due leader politici della destra anti migranti, potrebbe già essere diffusa a partire dal prossimo fine settimana. Uno scenario non così credibile, visto che il 1° febbraio si svolgeranno i caucus dell’Iowa, e Donald Trump sarà impegnato per vincere, come potrebbe secondo i sondaggi, la prima consultazione delle primarie repubblicane. Più probabile invece un incontro nelle prossime settimane, magari in giorni non a ridossa di una primaria combattuta. Il “Giornale” certifica comunque la decisione di Salvini di farsi vedere con il miliardario del Gop, per sfruttarne la popolarità e la rilevanza mediatica. Il leader leghista chiuderebbe così il cerchio dei suoi punti di riferimenti esteri: Marine Le Pen , e Vladimir Putin, in Europa, e Donald Trump negli Stati Uniti. Tre leader molto diversi tra loro, ma l’eclettismo nei rapporti internazionali sembra tracciare una linea di continuità tra Salvini e Berlusconi, amico di Bush, Putin e Gheddafi. Il segretario della Lega Nord aveva espresso più volte la sua ammirazione per il miliardario repubblicano, definito un “personaggio eroico e colorito. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda per alcune battaglie. Abbiamo ideali comuni”. Una dichiarazione che per “Il Giornale” equivale a un biglietto prenotato per la sede della Trump Organization, un modo per Salvini per legittimarsi all’estero e provare a uscire dall’attuale situazione di stallo. Dopo il brillante risultato delle amministrative 2015 la Lega Nord sembra aver fermato la sua ascesa nei sondaggi, e la leadership sul centrodestra di Matteo Salvini è ostacolata dalle perplessità di Silvio Berlusconi. L’incontro con Trump potrebbe fornire una spinta al segretario del Carroccio, sopratutto se come sembra al momento  il miliardario conquisterà la nomination repubblicana. Donald Trump ha posizioni comparabili con quelle di Matteo Salvini, al netto delle notevoli differenza tra Usa e Italia. Entrambi hanno basato una parte rilevante del loro messaggio sul contrasto durissimo all’immigrazione, caratterizzato da un contrasto all’Islam e da una difesa della sovranità nazionale tipica dei decenni passati. Sia Salvini che Trump sono difensori del Welfare State e avversari della globalizzazione, seppur con posizioni diverse, proponendo un corso diverso rispetto al liberismo della destra reaganiana, a cui a parole si ispirava anche Silvio Berlusconi.

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