L’incomprensibile “elogio” di Casa Pound firmato dal Viminale

martedì, 2 febbraio 2016

Casa Pound è un movimento di chiara matrice fascista, che in diverse occasioni è stata protagonista di episodi di violenza, e con una propaganda spesso ispirata a un’intolleranza assai distante dai valori costituzionali. Il ministero dell’Interno ne dovrebbe essere consapevole, ma invece ha promosso i “fascisti del terzo millennio” in un’informativa composta per la procura di Roma. Nella capitale si sta svolgendo un processo civile in cui la figlia di Ezra Pound contesta l’utilizzo del nome del noto scrittore, con simpatie fasciste, da parte del movimento di estrema destra. Un documento della direzione centrale della Polizia di prevenzione firmato dal direttore centrale, il prefetto Mario Papa, contiene giudizi eccessivamente lusinghieri, per un’organizzazione che si muove ai confini dell’ordine costituzionale. Nel corso degli ultimi decenni le forze dell’Ordine, anche correttamente, hanno bloccato i movimenti neofascisti solo se avevano obiettivi di sovvertimento dell’ordine costituzionale con metodi violenti. Casa Pound non rientra in questa casistica, ma tra il suo divieto e l’elogio ce ne corre. Il movimento è descritto con toni davvero generosi., rimarcando la ” la tutela delle fasce deboli attraverso la richiesta alle amministrazioni locali di assegnazione di immobili alle famiglie indigenti, l’occupazione di immobili in disuso, la segnalazione dello stato di degrado di strutture pubbliche per sollecitare la riqualificazione e la promozione del progetto ‘Mutuo Sociale'”. E poi, “l’attenzione del sodalizio è stata rivolta anche alla lotta al precariato ed alla difesa dell’occupazione attraverso l’appoggio ai lavoratori impegnati in vertenze occupazionali e le proteste contro le privatizzazioni delle aziende pubbliche”. La violenza che ha caratterizzato diverse iniziative di Casa Pound è sostanzialmente attribuita ai centri sociali. “Il l sodalizio organizza con regolarità, sull’intero territorio nazionale, iniziative propagandistiche e manifestazioni nel rispetto della normativa vigente e senza dar luogo ad illegalità e turbative dell’ordine pubblico”. E se in effetti ci sono “all’interno del movimento militano elementi inclini all’uso della violenza, intesa come strumento ordinario di confronto e di affermazione politica oltre che quale metodo per risolvere controversie di qualsiasi natura”, la colpa è anche della sinistra radicale che “sotto la spinta del cosiddetto ‘antifascismo militante’ non riconosce il diritto alla agibilità politica” alle formazioni di estrema destra”, Un’ affermazione piuttosto peregrina, che appare eccessivamente influenza dalla collaborazione tra Casa Pound e Matteo Salvini, forse la pagina più negativa del segretario leghista. “

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