Le visite di Di Battista e M5S presso i vertici della Chiesa: trappola in vista per le unioni civili?

mercoledì, 3 febbraio 2016

Jacopo Iacoboni racconta su “La Stampa” di mercoledì 3 febbraio 2015 come esista un canale di dialogo ormai consolidato tra il Movimento 5 Stelle e la Chiesa cattolica. Un confronto testimoniato da diversi incontri organizzati da importanti parlamentari del M5S e alcuni esponenti delle gerarchie ecclesiastiche. ” Nell’ultimo anno e mezzo il M5S ha rotto ogni tabù, dialoga, va a render visita. Alessandro Di Battista e Nicola Morra furono ricevuti dal sostituto segretario di Stato Giovanni Angelo Becciu. Di Battista, che molto si adoperò in tal senso, lo raccontò così: «L’incontro è stato cordiale e si è parlato soprattutto di pace e contrasto agli interventi armati». In Vaticano vi fu curiosità – che è rimasta – per quella forza che è comunque il secondo partito del Paese, e si presenta così apertamente pacifista ed elogiativa verso papa Francesco. I romani hanno lavorato. Roberta Lombardi è andata, col fido Marcello De Vito, in udienza da monsignor Fisichella (lo spunto era il giubileo)”, racconta Iacoboni, da sempre molto attento alle dinamiche in casa dei 5 Stelle. Il giornalista de “La Stampa rimarca come questo dialogo potrebbe portare a una sgradita sorpresa nel voto sul Ddl Cirinnà. La votazione sul blog di Beppe Grillo aveva dato esito favorevole al progetto di legge sulle unioni civili, e da allora il M5S ha sempre dichiarato il suo voto di appoggio. La divisione nel PD sull’adozione del figlio del partner e sulla formulazione delle stesse unioni civili ha reso i voti dei senatori grillini indispensabili per il passaggio della normativa. Lo scrutinio segreto offre però a quello che rimane il principale partito d’opposizione in Italia di poter dare un colpo a Renzi e strappare consensi anche nella Chiesa, graditi in vista delle comunali di Roma. Iacoboni rimarca come “in Senato, dietro la compattezza ufficiale, ci sono vari lavorii. Qualche giorno fa, parlando a diversi suoi colleghi, il senatore del M5S Sergio Puglia constatava che «certo sul tema delle adozioni bisognerebbe riflettere molto meglio di quanto sia stato fatto». Ad Avvenire Puglia mise in guardia: «Con questa legge rischiamo di aprire una voragine nei fondamenti dell’umano». Perplessità come le sue sono condivise da una decina di parlamentari”. Tra di essi ci sono i senatori cattolici eletti nel Sud e nel Lazio, anche se ufficialmente la linea è quella del voto a favore, come ricorda l’ex capogruppo Nicola Morra, considerato “ottimo interlocutore dall’Opus Dei”. 

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