Beppe Sala e Stefano Parisi sono come Bibì e Bibò: Milano dopo Pisapia merita di più

giovedì, 4 febbraio 2016

Se i sondaggi avessero ragione (ma sbagliano spesso), le primarie milanesi del centrosinistra di sabato e domenica prossimi potrebbero dare luogo a un esito paradossale: la sfida fra due ex city-manager, Beppe Sala e Stefano Parisi, per la guida di Palazzo Marino. E’ infatti più che probabile che il centrodestra scelga proprio Stefano Parisi, che fu direttore generale del Comune di Milano quando sindaco era Gabriele Albertini, per contrastare la corsa di Beppe Sala, che svolse la medesima funzione per nomina di Letizia Moratti. Anche Salvini ha già dato la sua benedizione, in una logica di marketing politico che non fa una grinza: proviamo a offrire un prodotto simile a quello della concorrenza, così magari al pubblico viene voglia di cambiare.
Senza offesa per nessuno -conosco e stimo sia l’uno che l’altro- a me Beppe Sala e Stefano Parisi sembrano come Bibì e Bibò. Hanno la medesima formazione da “tecnici” di supporto alla politica e lo stesso profilo culturale moderato da funzionari aziendali. Figure rispettabili, molto somiglianti (da una parte Pirelli-Telecom, dall’altra la Confindustria) anche per le orbite di potere in cui hanno sempre transitato. Di fatto, sono intercambiabili, come Bibì e Bibò.
Milano non merita di fare questo passo indietro nell’amministrazione tecnocratica, già rivelatasi fallimentare quando il suo presunto spirito imprenditoriale si è trovato a dover fare i conti con la famelicità degli affaristi. Temo che nella preferenza accordata a Beppe Sala da una componente dell’apparato Pd vi sia per l’appunto un ridimensionamento delle ambizioni, quasi che di nuovo ritornasse fuori il ragionamento con cui cinque anni fa Massimo Cacciari proponeva al centrosinistra di candidare sindaco Gabriele Albertini, chè solo con un moderato si sarebbe potuto vincere a Milano.
L’esperienza di Pisapia non può essere data per morta e sepolta, la città ha fatto grandi passi avanti. Per questo scelgo Francesca Balzani, contro la falsa alternativa tra Bibì e Bibò.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.