Il “Giornale” si beve la bufala del complotto di Draghi nato da un errore di traduzione

venerdì, 5 febbraio 2016

Se c’è una cosa che piace a noi italiani sono i complotti. Le teorie delle macchinazioni sono trasversali alla destra come alla sinistra, come ben hanno capito Grillo e Casaleggio, e se sono denunciate da persone dell’establishment diventano immediatamente verità.

Solo così si può spiegare l’incredibile prima pagine del “Giornale” di venerdì 5 febbraio, che parla del “complotto” denunciato da Mario Draghi contro l’economia europea. Il titolo è è un preoccupatissimo: “Qualcuno ci sta rubando i soldi”.  Sotto al titolo arriva la denuncia dei ladri. ” L’allarme di Draghi: « C’è una cospirazione contro l’economia dell’Occidente». Sospettati i Paesi arabi, ma pure agli Usa fa comodo questa situazione. Intanto l’Italia cresce  meno”. Mario Draghi, ovviamente, non ha mai denunciato nessuna cospirazione, e questa tesi strampalata affibbiata dalla stampa italiana (il quotidiano di Sallusti ne è l’esempio più clamoroso, ma non certo l’unico) è stata generata da una cattiva traduzione di un cronista dell’Ansa su una singola frase di un un lungo e articolato discorso del presidente della Bce svolto a una conferenza della Bundesbank. Mario Draghi ha articolato le sue riflessioni sulle cause della bassa inflazione delle economie occidentali, uno dei dati caratteristici della lunga crisi iniziata nel 2008. Nonostante politiche monetarie non convenzionali, i prezzi non salgono. Per il presidente della Bce, come ben spiegato da Mario Seminerio sul suo ottimo sito di analisi economica e politica Phastidio.net, ci sono diverse forze a livello globale che interagiscono, concorrono, a tenere basso il livello di inflazione. “There are forces in the global economy today that are conspiring to hold inflation down. Those forces might cause inflation to return more slowly to our objective. But there is no reason why they should lead to a permanently lower inflation rate”. To conspire significa effettivamente complottare in inglese, ma può essere tradotto anche come “contribuire, congiurare, concorrere”, per cogliere il senso figurato della trama associata all’interazione delle diverse forze. Quello intendeva Draghi, come ben chiarito nel suo discorso, non certo una macchinazione organizzata da chi vuole rubarci i soldi. A volte basta sapere l’inglese, e verificare i discorsi sul non irraggiungibile sito della Bce, che ospita ogni intervento pubblico del suo presidente, per evitare di scrivere l’incredibile.

 

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