Non si può licenziare un professore dalla scuola pubblica per aver fatto pipì all’aperto

venerdì, 5 febbraio 2016

Il “Corriere della Sera” sta dando giustamente molto spazio alla vicenda kafkiana, se non fosse abusato questo termine, di Stefano Rho. La storia è stata raccontata da Gian Antonio Stella, e oggi sulle pagine del quotidiano diretto da Luciano Fontana si parla della grande e giustificata ondata di solidarietà nei confronti del professore di filosofia. Stefano Rho è stato licenziato su richiesta della Corte dei Conti perchè ha mentito sul suo casellario giudiziario. L’insegnante era stato condannato per aver orinato all’aperto nel 2005, e non aveva fatto ricorso contro la sua prima condanna, una multa di 200 euro per aver compiuto atti contro la pubblica decenza. Stefano Rho ha compiuto un errore nel non dare conto di questa condanna sul suo casellario giudiziario, ma la prima sanzione decisa nei suoi confronti, una semplice censura, dal dirigente scolastico era quella giusta. La Corte dei Conti ha preteso, piuttosto incredibilmente, il licenziamento, che appare ingiustificato sotto ogni punto di vista per una simile vicenda. Su Facebook è nata una pagina in solidarietà a Stefano Rho, a cui in poche ore hanno aderito diverse migliaia di persone, tra cui anche il sottoscritto, per quel che vale. Licenziare un professore per un errore così banale non ha alcun senso, e benissimo ha fatto l’onorevole Antonio Misiani a presentare un’interrogazione al ministero dell’Istruzione per far sì che Stefano Rho non perda il suo lavoro.

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