Oggi “La Repubblica” trasforma l’abituale riunione pre-Consiglio Europeo dei capi di stato e di governo aderenti al Pse, convocata a Parigi la prossima settimana, niente meno che in un vertice sollecitato da Matteo Renzi in vista della sua battaglia anti-austerità sui temi del deficit e del Fiscal Compact. Magari! Se fosse vero, verrebbe da dire: meglio tardi che mai. Ma chi non ha saputo muoversi unitariamente su una linea eurosolidale l’anno scorso, quando a essere messa sotto torchio fu la Grecia, difficilmente riuscirà a recuperare nel 2016 la funzione naturale cui era destinato per collocazione geografica, ispirazione culturale e (non ultimo) incombenza di debito pubblico.