La meravigliosa multa da 150 mila euro di Casaleggio contro i consiglieri romani M5S che dissentiranno

lunedì, 8 febbraio 2016

Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo sono diventati ormai celebri per la loro scarsa tolleranza per idee in dissenso. Finora la loro visione apodittica si era limitata alle espulsioni seriali con referendum farsa sul web, ma nel nuovo documento elaborato per le comunali di Roma la realtà ha di gran lunga superato la fantasia. Jacopo Iacoboni, il giornalista italiano più informato su quanto accade in casa M5S, ha rivelato l’esistenza di una scrittura privata in 10 punti che dovrà essere firmata da ogni candidato al consiglio comunale di Roma su “La Stampa” di lunedì 8 febbraio 2016. L’ultimo punto è il più clamoroso: in caso di dissenso l’eletto a 5 Stelle sarà non solo punito con l’espulsione, ma querelato con una richiesta danni da 150 mila euro per il danno di immagine provocato. Una barzelletta giuridica, visto che nessun giudice mai l’applicherà, ma che rende bene il commissariamento totale della futura delegazione pentastellata alla volontà del duo Grillo-Casaleggio. Come scrive Iacoboni, ” Casaleggio e Di Maio imbavagliano in toto il Movimento romano. Raccontano le nostre numerose fonti che Roberta Lombardi si è spesa con i suoi metodi, e ha formulato di suo pugno il punto dieci come ve l’abbiamo raccontato. Causando l’ira di tanti, a Roma. Stanno fioccando espulsioni di dissidenti. Ma gli altri punti sono non meno eclatanti.”. Al punto 9b si sancisce che ogni esponente M5S avrà obbligo etico di dimettersi se richiesto dal M5S. Questo vale anche per il futuro candidato sindaco: il caso Marino ha evidentemente ispirato Casaleggio, che ha proposto una regola ancora più restrittiva. Il 7b chiede che ogni collaboratore sia assunto solo dopo valutazione del Movimento 5 Stelle, mentre il 4a impone che ogni comunicazione relativa alle attività pentastellate a Roma passi attraverso il sito di Beppe Grillo. Fondamentale è il punto 2b, come rimarca bene Iacoboni. ”  Importantissimo il punto 2b: «Le proposte di atti di alta amministrazione, e le questioni giuridicamente complesse verranno preventivamente sottoposte a parere tecnico legale a cura dello staff coordinato dai garanti del M5S». Traduzione, se c’è da intervenire su una buca forse il sindaco potrà decidere ma, poniamo, su cose come un piano urbanistico ogni scelta toccherà a Grillo e Casaleggio”. Il M5S dei meetup è de facto cancellato da un totale commissariamento del movimento romano. Alle comunali capitoline si voterà formalmente la lista dei 5 Stelle, ma in realtà si elegge Casaleggio.

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