Il leghista massone vercellese seguace di Buonanno

martedì, 9 febbraio 2016

Gianpiero Borzoni è stato eletto pochi giorni fa nuovo segretario della Lega Nord di Vercelli. Vicino a Gianluca Buonanno, l’europarlamentare diventato noto per aver agitato una spigola alla Camera dei Deputati, tra i suoi vari exploit a uso e consumo dei media, Borzoni ha una peculiarità che ha portato il “Fatto Quotidiano” ad intervistarlo. Il neo segretario del Carroccio di Vercelli è infatti un massone, iscritto per lungo tempo alla loggia Pitagora del Grande Oriente d’Italia. Vista la sua nomina a segretario, Borzoni ha lasciato la loggia, anche se come spiega al “Fatto” di martedì 9 febbraio 2016 non rinnega nulla della sua militanza nella massoneria. ” Mi sono avvicinato alla massoneria sei anni fa per proseguire degli studi esoterici… Non sono studi accademici, ma sono luoghi del perfezionamento dell’uomo e si ritrovano nell’ambito massonico. Sono utili per la crescita interiore”. Borzoni ammette di esser rimasto nella massoneria nonostante l’incompatibilità con l’iscrizione alla Lega Nord. ” Ritengo che le regole non debbano essere seguite in modo dogmatico, tutto è in movimento”. Anche in merito alle note tirate antimassoniche lanciate da Umberto Bossi, uno dei grandi classici del Senatur insieme a “Roma Ladrona”, il segretario della Lega di Vercelli precisa: ” Bossi ne parlava male perchè c’è stata la P2, che rovinò lo spirito della massoneria”. Borzoni rivela di aver diversi amici massoni che sono anche politici, mentre chiude l’intervista con un periodo che potrebbe essere stato concepito anche da Buonanno, orientamento pro unioni civili a parte, che ha battezzato la sua elezione a segretario. ” Non è il massone il problema in banca Etruria, è il banchiere che fa danni.Oggi è più facile essere gay che massoni, e lo dico da sostenitore delle unioni civili”.

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