Messori, Stalin e la compagna Madonna

mercoledì, 10 febbraio 2016

Il quotidiano “Libero” ha una tendenza piuttosto consolidata a enfatizzare i suoi titoli, ma il virgolettato dell’intervista a Vittorio Messori, “La Madonna convertì Stalin e salvò la Russia dai nazisti”, è piuttosto prossimo al pensiero dello scrittore. Nella nuova edizione di “Ipotesi su Maria”, saggio del 2015 pubblicato in versione ampliata, c’è infatti un capitolo sulla conversione del dittatore sovietico durante la II guerra mondiale. Stalin, dopo l’aggressione della Germania nazista che aveva infranto il patto Molotov-Von Ribbentropp, adottò una svolta nazionalista e patriottica per la salvezza della “Madre Russia” che pensionò sostanzialmente l’ateismo marxista perseguito dalla rivoluzione sovietica. Per Messori è stato significativo il contributo della Madonna in questa pagina decisiva della storia contemporanea. “Stalin ebbe paura di un “avvertimento” arrivato proprio della Madonna, attraverso la testimonianza di un mistico libanese, il metropolita Elias, al quale era apparsa Maria avvertendo che l’Unione Sovietica si sarebbe salvata se fossero stati riaperti monasteri e chiese della Russia, se i pope in carcere non fossero stati liberati e se l’antica icona della Vergine a Kazan fosse stata portata in processione. Stalin prese molto sul serio l’ammonimento. Tanto che poi l’antico progetto di estirpazione “totale” della religione in Urss non fu perseguito”. La “rivelazione” di Vittorio Messori si basa sulla sua ricostruzione della biografia di Stalin fatta da Edvard Radzinskij, uno scrittore e drammaturgo russo che ha avuto accesso a materiale di archivio sul dittatore sovietico rimasta segreto per diverso tempo.

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