Migranti, vergognoso l’ultimatum Ue alla Grecia: “Teneteveli, se no buttiamo fuori anche voi”

mercoledì, 10 febbraio 2016

Si leggono con un senso di vergogna le “raccomandazioni” della Commissione europea al governo di Atene per intimargli di “riprendere il controllo delle sue frontiere”. Con un vero e proprio ennesimo ultimatum: se non applicherete entro 3 mesi le direttive di Bruxelles, la Grecia verrà esclusa dall’area Schengen. Qualora la Grecia ottemperasse davvero alle pretese messe per iscritto da Juncker e Mogherini, dovrebbe trasformarsi in un immenso campo di concentramento per centinaia di migliaia (se non milioni) di migranti. La pretesa è infatti di sigillare il confine settentrionale con la Macedonia e identificare tutti coloro che affluiscono via mare sul territorio greco. Ma non basta. La Commissione pretenderebbe anche che Atene riaccolga sul suo territorio centinaia di migliaia di migranti che vi sono transitati per raggiungere poi altre nazioni europee, dalle quali verranno espulsi perchè la loro richiesta di asilo politico è stata respinta.
In pratica, di fronte all’inasprirsi della guerra nel Vicino Oriente, l’unica risposta dell’Ue sembra essere: laviamocene le mani, non possiamo accogliere le vittime di quella catastrofe. Anzi, respingiamoli. E se la Grecia non riesce a adeguarsi -o per volontà umanitaria del suo governo, o anche solo per oggettive ragioni geografiche- peggio per lei: l’Europa sceglierà la via chirurgica dell’amputazione, tagliando fuori dai suoi confini quel suo storico avamposto di civiltà mediterranea.
Mi auguro che il governo italiano, a sua volta destinatario di “raccomandazioni” solo un po’ meno minacciose, prenda immediatamente le difese della Grecia, se non altro per il comune destino che ci lega. Un simile vergognoso documento della Commissione deve essere respinto dal vertice dei capi di governo del 18 febbraio prossimo, pena l’assunzione di una colpa che macchierà per sempre le istituzioni europee.

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