Primarie in New Hampshire, trionfano Bernie Sanders e Donald Trump

mercoledì, 10 febbraio 2016

Sono andate come previsto dai sondaggi, ma le primarie in New Hampshire, le prime dopo i caucus dell’Iowa, sono state oltremodo sorprendenti per il loro esito. Bernie Sanders ha trionfato tra i Democratici, sfiorando il 60%, e superando Hillary Clinton di oltre 20 punti percentuali. Un risultato particolarmente amaro per la candidata democratica, visto che il New Hampshire ha sempre rappresentato una sorta di roccaforte dei Clinton. Bill aveva ottenuto un fondamentale secondo posto nel 1992 per lanciare la sua campagna presidenziale, mentre Hillary nel 2008 si era salvata in modo imprevisto dal ciclone politico e mediatico di Barack Obama, conquistando una vittoria che aveva anticipato la lunga battaglia per la nomination. Il trionfo di Sanders in New Hampshire ha evidenziato come le primarie democratiche saranno vere e combattute, anche se il senatore del Vermont rimane ancora sfavorito. La vicinanza con il suo Stato l’ha avvantaggiato, mentre la coalizione sociale che l’ha spinto alla vittoria rimane piuttosto peculiare. Sanders e Clinton hanno pareggiato tra gli elettori registrati come democratici, ma il senatore del Vermont ha ottenuto quasi l’80% tra gli indipendenti. Colpisce poi la forza soverchiante di Bernie Sanders tra  i giovani, che come in Iowa gli hanno tributato un consenso sconosciuto per forza e profondità anche a Barack Obama. Un elemento che però indica una possibile lunga competizione è la netta divisione tra gli elettori democratici per fasce di reddito: la classe medio-bassa sta con il socialista Sanders, i ceti più benestanti con Hillary Clinton. Questo dato era già marcato in Iowa, ed è probabilmente accentuato dal forte consenso giovanile del senatore del Vermont, così come dal fatto che finora abbiano votato Stati quasi esclusivamente bianchi. Bernie Sanders potrà infatti lottare per la nomination solo se riuscirà a conquistare consensi delle minorante etniche, finora schierate compattamente per la sua avversaria nei sondaggi. Il trionfo in New Hampshire potrebbe regalargli una chance per essere guardato con più attenzione da elettori che finora lo conoscono relativamente poco.  Tra i Repubblicani invece Donald Trump ha vinto meglio del previsto, sfiorando il 35% in un’elezione dove 4 altri candidati hanno superato il 10%. Oltre al netto margine di successo, il miliardario di NYC appare avvantaggiato dalla frantumazione dei suoi avversari. Al secondo posto è stato conquistato da John Kasich, il candidato che appare più debole tra gli avversari di Donald Trump per il profilo centrista che può piacere agli indipendenti e i moderati del New England, ma che sembra troppo sposato a sinistra per gli elettori repubblicani delle prossime primarie. Ted Cruz, il vincitore dell’Iowa, ha ottenuto un risultato solo discreto, che ha evidenziato la sua difficoltà a conquistare consensi diversi rispetto al suo bacino elettorale formato dalla destra evangelica. Marco Rubio, che era stato fin eccessivamente spinto dai media dopo il terzo posto in Iowa, ha probabilmente pagato la sua gaffe all’ultimo dibattito TV, ed è arrivato a un deludente quinto posto, superato perfino da Jeb Bush. Il fratello dell’ultimo presidente repubblicano ha ottenuto un risultato sufficiente per proseguire la sua campagna presidenziale, ma che non appare certo così positivo per ridargli vigore e forza perse ormai da molti mesi. Altre considerazioni sulle primarie del New Hampshire su Giornalettismo.

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