Komplot! Dopo il Foglio pure il Giornale mette in guardia Renzi dal babau Tito Boeri

sabato, 13 febbraio 2016

Il “Giornale” di sabato 13 febbraio 2016 dedica l’apertura della sua prima pagina e il consueto fondo ad essa collegata al “clamoroso retroscena del Foglio” sulla manovra per far succedere Tito Boeri a Matteo Renzi. L’articolo di Adalberto Signore non porta molti nuovi elementi rispetto a quanto scritto da Claudio Cerasa, a parte una davvero gustosa, e ci pare piuttosto improbabile, suggestione sul futuro politico del presidente del Consiglio. Per “Il Giornale” le primarie del Partito Democratico di Roma sarebbero però una prova della trama dell’ex establishment ora “rottamato” contro Matteo Renzi. Il candidato renziano Roberto Giachetti è sfidato infatti da Roberto Morassut, appoggiato dalla minoranza di Bersani e D’Alema, così come da Bettini e Veltroni. Difficile davvero leggere sotto quest’ottica la sfida tra i due candidati, per quanto si noti, a Roma come a Napoli, un confronto tra la maggioranza renziana, ormai allargata stabilmente agli ex DS di Orfini, Orlando e Martina, e la minoranza più legata alla classe dirigente passata. Un’eventuale passo falso di Giachetti alle primarie ma sopratutto la sconfitta a Roma sarebbe però sicuramente un segnale molto negativo per il presidente del Consiglio. Curioso però che proprio il “Giornale” valuti come fattore scatenante una crisi di governo l’affermazione del M5S alle comunali di Roma, e non un successo del centrodestra con Bertolaso. La vittoria grillina alle amministrative capitoline ” farebbe il giro del mondo in pochi minuti, e avrebbe ripercussioni non solo d’immagine per il premier, ma anche nei suoi rapporti con Bruxelles”. Secondo il “Giornale” la capitale dell’UE è diventata il centro dell’attenzione per Matteo Renzi perchè lì vede il suo futuro politico: in caso di addio a Palazzo Chigi nel 2019 il segretario PD correrà per la presidenza della Commissione. Per questo ha proposto le primarie del Pse per quest’incarico. Sul “Foglio” di sabato 13 febbraio 2016 il direttore Claudio Cerasa torna sulla trama Boeri, rispondendo a una lettera in cui è citato diffusamente il nostro post di ieri. Ringraziandolo per la cortesia e per l’attenzione, segnalo con umiltà e stima come le “nuove prove” portate al “Komplot” non siano proprio pistole fumanti. Nell’articolo di Handelsblatt il presidente dell’Inps ha chiesto all’UE maggior flessibilità sulle pensioni, non proprio il modo miglior per accreditarsi con l’establishment comunitario ostile a Renzi. L’intervento di Boeri a Sciences Po di Parigi, facoltà diretta da Enrico Letta, ci pare solo prova della nota stima che l’ex presidente del Consiglio riservi all’economista della Bocconi.Vedremo comunque se l’augurio di figli di spread fatto da Cerasa riserverà sorprese.

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