L’elogio delle tasse di Carlo Conti: felice che metà del mio reddito possa finanziare scuole e ospedali

sabato, 13 febbraio 2016

Carlo Conti è un conduttore che sta conoscendo un successo straordinario a Sanremo: i suoi festival, tradizionali, stanno battendo continuamente record d’ascolto. Il festival è storicamente l’evento che più interessa gli italiani, ma sotto la guida di Carlo Conti la manifestazione ha ottenuto una rilevanza se possibile ancora maggiore. In un’intervista a “La Repubblica” di sabato 13 febbraio 2013 Carlo Conti offre opinioni su società e politica a cui tendenzialmente sfugge. Il conduttore, affrontando il tema dei suoi lauti guadagni, propone un raro elogio delle tasse, che merita un apprezzamento vista la demagogia che si fa su questo tema. ” Penso di meritarlo (la retribuzione per la conduzione di Sanremo, ndA), e sono felice che la metà vada in tasse, mi auguro che servano per finanziare scuole e ospedali. E va calcolato quello che  la Rai guadagna col festival”. Una presa di posizione apprezzabile, per il sostegno al principio della progressività fiscale,  per l’auspicio alla redistribuzione del reddito funzione essenziale della tassazione, così come a un consapevole utilizzo del gettito. I soldi dei cittadini vanno spesi per aspetti fondamentali del welfare come sanità e istruzione pubblica. La visione solidale espressa da Carlo Conti è confermata anche dal suo sentirsi cristianodemocratico. ” Non credo esista più la Democrazia cristiana. Ma se vuole dire avere principi che partono dalla democrazia e della cristianità, essere rispettosi e credere nell’onestà. allora sì, sono molto democristiano. Anzi, mi piace invertire le due cose: sono molto cristianodemocratico”.

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