La moka Bialetti sull’altare di una chiesa e l’idolatria del mercato: quando è troppo è troppo

mercoledì, 17 febbraio 2016

Non riesco a capacitarmi che un sacerdote abbia potuto accettare di celebrare un funerale religioso benedicendo le ceneri dell’imprenditore Renato Bialetti poste davanti all’altare dentro a una moka gigante, prodotto industriale di sua invenzione. Capisco che erano queste le ultime volontà espresse dal defunto ai familiari, poco importa se come estrema manifestazione di ironia o se a fini promozionali. Ma una buffonata del genere sarebbe (forse) accettabile in un funerale laico, non in quella che si concepisce come la casa di Dio. Trovo che tale esibizione del dio mercato,il culto feticista della merce, sorta di fanatismo imprenditoriale, segnali un degrado culturale mai raggiunto prima d’ora. E provo un senso di vergogna che spero sia condiviso da molti.

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