Salvini, gira al largo dal 25 aprile e tornatene dai tuoi camerati di Casapound

venerdì, 19 febbraio 2016

Matteo Salvini ha annunciato una marcia di “liberazione” da Renzi e dal suo regime dittatoriale in occasione del 25 aprile. Una provocazione sinceramene stupida, e anche offensiva. Un modo di fare un po’ di fuffa mediatica viste le difficoltà della Lega, colpita da una grave inchiesta sulla corruzione in Lombardia, e in difficoltà sulle amministrative, visto che al momento nessun candidato di spicco nelle comunali più importanti è del Carroccio. Neanche a Varese, visto che la Lega locale è dovuta ricorrere a un imprenditore vicino al movimento, e tra i suoi principali finanziatori privati. ” La Lega è estremamente preoccupata per il clima in cui versa il Paese. Renzi sta instaurando un regime staliniano: il Parlamento è comprato, la magistratura schierata, e la tv pubblica militarmente occupata. A me l’aria che puzza di Unione Sovietica non piace”. Dichiarazioni discutibili, a essere eufemistici, che possono essere la base per una manifestazione da convocare in ogni giorno dell’anno. Il 25 aprile è però una ricorrenza molto importante che verrebbe deturpata da una strumentalizzazione politica così marcata. La Lega attuale si è spostata molto a destra, ma Salvini dovrebbe ricordare di quando Umberto Bossi aveva marciato al 25 aprile di Milano del 1994, riaffermando la matrice antifascista del Carroccio. Non si chiede tanto a chi cerca voti e militanti in Casapound, ma almeno aver rispetto del 25 aprile sarebbe il minino da chiedere a chi ha ambizioni da presidente del Consiglio.

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