Alexis Tsipras: sui migranti arrivati in Grecia si decide il destino dell’Europa

mercoledì, 2 marzo 2016

Alexis Tsipras ha concesso un’intervista al “Corriere della Sera” di mercoledì 2 marzo in merito alla crisi dei migranti, in occasione della presentazione del piano di emergenza della Commissione per soccorre i Paesi della rotta balcanica. Da ormai quasi un anno decine di migliaia di persone ogni mese sbarcano in Grecia per raggiungere il Nord Europa, un flusso che ha creato divisioni sempre più aspre tra i governi ed evidenziato l’incapacità dell’UE di trovare non solo una risposta solidale, ma anche vagamente comune, alla crisi dei migranti. Alexis Tsipras rimarca come nel suo Paese si stia decidendo il destino dell’Europa. Il bivio è tra l’UE della solidarietà e quella dei muri, la prima fedele ai suoi valori costitutivi di umanesimo e solidarietà, la seconda invece orientata verso il loro tradimento. ”  In una crisi di dimensioni umanitarie la Grecia e il popolo greco rivelano il volto umano dell’Europa. E lo fanno di fronte a un’Unione che chiude le frontiere, dove crescono la xenofobia e la retorica intollerante dell’estrema destra. La Grecia è il territorio nel quale l’Europa confermerà i suoi principi e valori fondanti, come l’umanesimo e la solidarietà, o li tradirà. Sono convinto che non possa esistere un’Europa unita senza il rispetto assoluto per le lotte e i valori comuni, ma anche per le responsabilità e gli impegni condivisi. Dobbiamo affrontare insieme le difficoltà. Tutti insieme riusciremo, o tutti insieme falliremo”.  Alexis Tsipras respinge le critiche ricevute da molti Stati in merito alla gestione del flusso migratorio da parte del suo governo. Secondo il primo ministro greco  l’immigrazione può essere affrontata dagli Stati UE solo in modo equo, con una ripartizione degli stranieri in arrivo commisurata alle capacità nazionali di accoglierli. Tsipras definisce inaccettabili le critiche degli Stati, come quelli dell’Est, anche se non li cita, che non accolgono neppure un profugo. Diversi Paesi così come la Commissione hanno evidenziato come la Grecia non registri la maggior parte dei migranti, e li faccia transitare verso gli altri Stati UE Il leader di SYRIZA sottolinea il dovere di soccorrere le persone sul mare greco sancito dal diritto internazionale, rimarcando il suo sostegno alla missione Nato nell’Ego per limitare le partenze delle imbarcazioni. L’operazione militare, insieme al cessate il fuoco in Siria, potrebbero ridurre le partenze secondo il primo ministro greco. Alexis Tsipras evidenzia i punti di contatto tra le posizioni della Grecia e quelle dell’Italia, in primis sulla riforma del sistema di Dublino, anche se nega di voler utilizzare la crisi dei migranti per ottenere più flessibilità sui bilanci pubblici. Da leader di SYRIZA  e della sinistra europea Tsipras si schiera per una più stretta collaborazione tra le forze progressiste continentali, per riportare l’UE più vicina ai suoi principi fondativi. ”  A mio avviso, la Sinistra è in prima linea nella difesa dei valori europei di democrazia, giustizia e coesione sociale e costituisce l’unica valida alternativa alla destra estrema e populista. Ma è necessario che tutte le forze progressiste, indipendentemente dalla famiglia politica alla quale appartengono, comincino un vero dialogo per riportare l’Unione a questi principi. Credo che noi, i progressisti europei, possiamo ritrovare un’andatura comune verso un obiettivo comune: erigere un muro contro chi alza muri e divide l’Europa”.

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