Beppe Grillo si è dimenticato della legge M5S che introduce la maternità surrogata

venerdì, 4 marzo 2016

C’era una volta il M5S “laico”. Prima della sua esplosione elettorale Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio avevano posizionato il loro movimento anti politica tradizionale su temi prevalentemente progressisti. Al netto delle posizioni sull’immigrazione, la difesa del Welfare così come dell’ambiente indicavano il M5S come un partito più vicino al centrosinistra che al centrodestra. Sui diritti civili i 5 Stelle i 5 Stelle erano su orientamenti progressisti: nel 2012 Beppe Grillo aveva manifestato il suo pieno sostegno al matrimonio e alle adozioni gay. ” ll’assemblea del pdmenoelle, il partito che vorrebbe governare l’Italia (non ridete per favore), si è discusso principalmente di un fatto che dovrebbe essere scontato, pacifico: le nozze gay e i diritti delle coppie omosessuali. Io sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, ognuno deve poter amare chi crede e vivere la propria vita con lui o con lei tutelato dalla legge. 4 anni dopo, quando il M5S cerca ancora di trovare un proprio collocamento nel panorama politico italiano, Beppe Grillo e sopratutto Gianroberto Casaleggio hanno imposto la retromarcia. Niente matrimonio e sopratutto adozioni gay, che vanno male nei sondaggi, e lotta alla cosiddetta maternità surrogata. C’è un però su questo nuovo posizionamento, l’evidente incoerenza col passato. Come hanno scritto “Espresso” e “Stampa”, tra gli altri, in Senato c’è una legge che consente la gestazione per altri, pratica definita da Beppe Grillo in termini molto preoccupati per la sostanziale mercificazione low cost della vita umana.  La legge si chiama” Modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso” ed è stata depositata a inizio legislatura, quando i 5 Stelle erano pro nozze omosessuali. Firmata dalla maggioranza dei senatori, era stata presentata dal poi fuoriuscito dissidente Orellana, e condivisa da grillini di spicco come Vito Crimi, Barbara Lezzi o Alberto Airola. Come ricorda Simone Alliva sull’Espresso, si tratta di un “un progetto che, per inciso, include adozioni e maternità surrogata per gay e lesbiche. L’articolo 3, comma 4, dispone infatti “l’abrogazione delle parti della legge n. 40 del 2004” che regolano il divieto di accesso alle tecniche di procreazione assistita da parte delle coppie dello stesso sesso e il divieto di ricorso a tecniche di tipo eterologo.Inoltre per consentire anche il ricorso alla maternità surrogata, si abroga il divieto di dichiarare la volontà di non essere nominata, imposto alla donna che faccia nascere un figlio a seguito dell’applicazione di tecniche diprocreazione medicalmente assistita”. Tre anni fa, quindi, il Movimento si schierava, mettendolo nero su bianco, a favore della maternità surrogata”.

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