Il manuale sul sesso per i migranti che ha scandalizzato Salvini e Il Giornale è solo buon senso

giovedì, 10 marzo 2016

Nei giorni scorsi il “Giornale”, ripreso immediatamente da Matteo Salvini sulla sua cliccatissima pagina Facebook, hanno polemizzato contro un sito di educazione sessuale del governo tedesco, Zanzu.de. Il titolo del quotidiano di Sallusti lo definisce “Ecco il manuale che spiega ai migranti come fare sesso con le donne europee”, un taglio polemico confermato in alcune descrizioni successive. Matteo Salvini l’ha perfino definito “prove tecniche di invasione”. Il noto sito Bufale.net ha descritto questo sito come ” un “normalissimo” sito di educazione sessuale chiamato Zanzu.de. Metto “normalissimo” sito tra virgolette perché è riduttivo, l’educazione sessuale è importante ed il tutto è fatto in modo per essere facilmente comprensibile per chiunque indifferentemente che la coppia sia composta da una donna tedesca e un migrante o meno”. In realtà anche questa descrizione non è proprio accurata, visto che il portale è stato concepito per i migranti, e per il personale sanitario che dovrà fare consulenza sul sesso agli stranieri incapaci di parlare tedesco. A questo servono i “disegnini” erotici che tanto solleticano la curiosità del pubblico. Non sarebbe strano però concepire un tutorial in tema di educazione sessuale per persone che non sanno la lingua senza ricorrere alle figure? Per spiegare cosa sia un determinato organo sessuale o uno specifico comportamento a una persona che non sa la parola in tedesco un’immagine può essere utile. E’ solo logica, come rimarca perfino Bild Zeitung di giovedì 10 marzo. Un tabloid conservatore, per certi versi più a destra del “Giornale” come orientamento politico tradizionale, ma che spiega con toni molto meno pruriginosi e scandalizzati l’esigenza di dover spiegare il sesso a persone che provengono da Paesi in cui questo tema è tabù. Dove la mancata profilassi, giusto per rimarcare un aspetto trattato da Zanzu, ha provocato centinaia di migliaia di morti.  E dove, bisogna dirselo senza false ipocrisie, esistono anche visioni della donna e della vita sessuale inaccettabili nella nostra società. Non c’è nulla di cui scandalizzarsi in questa iniziativa promossa da due Paesi come Belgio e Germania in cui da tempo esiste una forte immigrazione. In aggiunta, Colonia, e su questo Bufale.net ha ragione, non c’entra assolutamente nulla con il lancio del sito. visto che il progetto è stato sviluppato da ormai diversi anni.

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