Bruxelles: la feroce “rettifica” dell’Is ai messaggi rinunciatari di Salah. Vogliono ridurre l’Europa in ginocchio

martedì, 22 marzo 2016

Tutto lascia pensare che gli autori della devastante catena di attentati all’aeroporto Zaventem di Bruxelles siano terroristi suicidi addestrati al fanatismo e alla disciplina nelle strutture del cosiddetto Stato Islamico. La logica di questo atto criminale va ricercata non tanto nella vendetta per l’arresto nel suo quartiere del super-ricercato Salah Abdeslam, quanto invece in una sorta di “rettifica” del suo comportamento rinunciatario. Le forze dell’ordine avevano lasciato trapelare alcune dichiarazioni di Salah che non possono certo essere state apprezzate dai jihadisti: la sua decisione di non farsi esplodere, all’ultimo momento, il 13 novembre scorso a Parigi; il suo sollievo per la fine della latitanza protrattasi quattro mesi. L’avvocato di Salah, Sven Mary, in una conferenza stampa parla addirittura di collaborazione attiva del suo assistito con gli inquirenti. Un comportamento del tutto inedito, in totale contrasto con la vocazione suicida e irriducibile predicata dall’Isis.
Questa dimostrazione di potenza distruttrice nella capitale dell’Ue mira a ridurre l’Europa in ginocchio e a rinsaldare le file di una rete terroristica che evidenziava lacerazioni al suo interno.

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