In Calabria arrestati diversi politici legati al PD e al centrosinistra per collusione con la ‘ndrangheta

mercoledì, 23 marzo 2016

Sandro Principe, esponente del Partito Democratico in passato sottosegretario di Stato socialista, è stato sottoposto agli arresti domiciliari per collusione con la ‘ndranghta. La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha fermato Principe, insieme ad altri esponenti vicini al PD e al centrosinistra cosentino quali Rosaria Mirabelli, ex consigliere regionale, l’ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, l’ex consigliere provinciale Pietro Ruffolo e l’ex consigliere comunale di Rende, Giuseppe Gagliardi. L’accusa nei confronti di Principe e degli altri politici coinvolti è aver intrecciato un rapporto con una ‘ndrina locale,la cosca Lanzino-Rua, per alterare in maniera sistematica i risultati elettorali tramite pratiche di voto di scambio Al centro di questo sistema c’era il comune di Rende. Le elezioni amministrative di questa cittadina della provincia di Cosenza così come quelle provinciali e regionali tra il 1999 e il 2011 sarebbero state caratterizzate dagli accordi stretti tra questi politici e la criminalità organizzata. Fra i destinatari delle misure cautelari ci sono anche quattro presunti appartenti alla ‘ndrina  Lanzino-Ruà.   I reati contestati a vario titolo sono concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio, corruzione.

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