Quando Giorgio Napolitano invitava a votare al referendum perchè il «voto è un dovere»

venerdì, 15 aprile 2016

 

Giorgio Napolitano è intervenuto in merito al referendum sulle trivellazioni di domenica 17 aprile con un’intervista alla “Repubblica” che ha suscitato grande attenzione. L’ex presidente della Repubblica ha spiegato come non andrà a votare, spiegando come “se la Costituzione prevede che la non partecipazione della maggioranza degli aventi diritto è causa di nullità non andare a votare è un modo di esprimersi sull’inconsistenza dell’iniziativa referendaria”. Una riflessione simile a quella espressa da Silvio Berlusconi nel 2011, quando l’allora presidente del Consiglio aveva palesato la sua intenzione di non recarsi a votare ai referendum su acqua, nucleare, e giustizia tenutisi nel mese di giugno dell’ultimo anno in cui è stato a capo del governo. ” Penso che non mi recherò a votare: è diritto dei cittadini decidere se votare o meno per il referendum”. Giorgio Napolitano, allora presidente della Repubblica al suo primo mandato, rispose a questa dichiarazione rimarcando la sua intenzione di votare. ” Io sono un elettore che fa sempre il suo dovere”, rimarcando un concetto espresso in maniera simile alla dichiarazione del presidente della Corte Costituzionale Grossi che ha creato notevole scalpore negli ultimi giorni. In maniera piuttosto erronea, sinceramente. L’invito al voto delle cariche apicali della nostra Repubblica motivato come espressione di un diritto/dovere dei cittadini è una prassi consolidata, e rispettata da praticamente tutti quelli che svolgono queste funzioni. L’eccezione è di solito riservata all’incarico più politico, quello di presidente del Consiglio, che da quando l’affluenza alle urne è sensibilmente diminuita preferiscono scegliere l’astensione per bocciare referendum a loro invisi. Il primo esempio in questo senso è stato offerto da Bettino Craxi a inizio degli anni novanta, per esser poi replicata da diversi presidenti del Consiglio nei decenni successivi.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.