Sondaggio Ipsos: Milano al fotofinish tra Sala e Parisi, si conferma decisivo il ruolo di Sinistra X Milano (7,2%)

sabato, 16 aprile 2016

Nando Pagnoncelli presenta sul “Corriere della Sera” di sabato 16 aprile 2016 un sondaggio sulle prossime elezioni comunali di Milano, confermando che si tratterà di una competizione apertissima e dall’esito incerto. Al primo turno Beppe Sala (38,8%) prevarrebbe su Stefano Parisi (37,1%) con un margine inferiore alla soglia dell’errore statistico e con il candidato del centrodestra che non sembra avere beneficiato dell’appoggio pervenutogli da Corrado Passera. Gli elettori che si augurano una vittoria del centrodestra (28%) prevalgono lievemente su quelli favorevoli al centrosinistra (27%), evidenziando il momento difficile attraversato dal governo Renzi. Molto staccato il M5S che si fermerebbe al 12% (ma il suo candidato Corrado sale al 16,5%). Invece Basilio Rizzo, all’estrema sinistra, si fermerebbe oggi al 3,5%.
A fronte di un Partito Democratico che arretra sensibilmente fino al 21,5% in una città dove due anni or sono alle europee aveva toccato il 45%, è da segnalare il risultato della lista arancione promossa da Giuliano Pisapia e guidata da Daria Colombo: raggiungerebbe il 7,2% superando la stessa lista civica promossa da Beppe Sala, indicata al 6%. E’ un’indicazione politica preziosa, per quanto aleatori restino i sondaggi. A Milano esiste un vasto elettorato progressista e di sinistra deluso dall’attuale politica del Pd e che non si identifica pienamente nel candidato Sala, ma che potrebbe risultare decisivo nello sbarrare il passo a un ritorno della destra a Palazzo Marino. Tanto più che a destra si conferma il sorpasso della Lega di Salvini (16,6%) su Forza Italia (ridotta al 11,8%).
Sinistra X Milano è una lista appena nata e ancora sconosciuta. Il 7,2% è un’ottima base di partenza per rimediare all’emorragia del Pd e garantire la vittoria del centrosinistra pur in un contesto difficile. Al ballottaggio, difatti, l’Ipsos di Pagnoncelli prevede che Sala (52%) rafforzi il suo vantaggio su Parisi (48%). Ma tutti gli esperti concordano nel sottolineare l’importanza di affrontare il ballottaggio da una posizione di vantaggio acquisita al primo turno.

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